Cristina ha rifiutato un delicato ricovero per paura di essere sfrattata, la donna abita in un sottoscala nel quartiere Materdei insieme alla figlia di 20 anni ed è stata colta da infarto nei mesi precedenti. Il colpo al cuore è giunto proprio durante un tentativo di sfratto, arginato soltanto con l’applicazione di 5 stent coronarici. Anche la figlia soffre a causa di una malattia genetica.

Sull’appartamento delle due donne di Materdei, madre e figlia, pende infatti un ordine esecutivo di sfratto per morosità. Per questo motivo Cristina ha rifiutato il ricovero. Tenere sotto controllo i suoi problemi al cuore è passato in secondo piano. Il ricovero era stato già programmato da diverso tempo.

Sfrattata dal sottoscala di Materdei: “Non può permettersi altri affitti”

La storia di Cristina e di sua figlia 20enne, che abitano in un sottoscala di Materdei, è stata resa nota dagli attivisti della Campana per il diritto all’abitare. L’associazione sostiene le due donne e dichiara: “Le due donne sono rimaste senza reddito dopo che Cristina ha dovuto abbandonare per ragioni di salute il lavoro in una farmacia. Impossibile finora trovare un’alternativa in un mercato degli affitti. A seguito dell’esplosione senza regole di case vacanza e della speculazione immobiliare, è diventato particolarmente discriminatorio. Soprattutto nei confronti di persone che vivono con un assegno sociale“.

Per venerdì 13 ottobre – spiegano gli attivisti della Campagna per il diritto all’abitare, intervenuti a sostegno alle due donne – è fissato il nuovo accesso per lo sfratto che dovrebbe essere eseguito nonostante abbiamo documentato ai proprietari e alla Questura l’aggravarsi delle condizioni di Cristina“.

Diritto all’abitare e sfratti

Il tema è piuttosto delicato. Sempre più spesso sentiamo parlare di persone che occupano immobili e passano dall’essere affittuari ad abusivi. Queste stesse persone si sentono forti per il diritto all’abitare, soprattutto in determinate situazioni come figli minori a carico, anziani o malati. In realtà però non esiste alcuna norma che vieti di sfrattare una persona in condizioni di disagio economico, neanche se disabile o se convivente con minori o portatori di handicap. Chi non paga i debiti, quindi, può subire il pignoramento immobiliare al pari dell’affittuario che non paga il canone mensile che può essere sfrattato.

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