Nel centro storico della città partenopea, precisamente sulla facciata del Palazzo Giusso sede dell’Università l’Orientale di Napoli, alcuni studenti hanno esposto una maxi bandiera della Palestina. Il vessillo, in solidarietà al popolo palestinese, richiama l’attenzione sugli sviluppi della guerra e su cosa sta avvenendo da 75 anni in Medio oriente. I ragazzi, attraverso la loro iniziativa sostengono: “Questo è un modo per riaccendere il dibattito e fare luce sulle cause reali di ciò che sta accadendo. Denunciando l’opera di pulizia etnica e di occupazione militare posta in essere da Israele“. Parole forti che suscitano accese polemiche.
L’Orientale e la bandiera della Palestina
Il collettivo universitario autorganizzato attraverso un comunicato dichiara: “Solo se Israele porrà fine all’occupazione coloniale della Palestina sarà possibile avviare un duraturo processo di pace”. Pugni chiusi e foto per l’occasione. Ma nelle ultime ore, la violenza messa in campo dai terroristi di Hamas va comunque condannata. Bisogna credere che la lotta armata non debba essere l’unica soluzione. Troppe sono le vittime civili. C’è bisogno di attuare un dialogo per la pace. La striscia di Gaza si è trasformata nella più grande prigione a cielo aperto del mondo. Crimini riportati nei bollettini delle Nazioni Unite.
La violenza causata da decenni di occupazione militare
“Tutti a dire della rabbia del fiume in piena e nessuno della violenza degli argini che lo costringono. Parafrasiamo Brecht perché esprime in poche parole quello che sta avvenendo oggi in Palestina. Mentre a morire da anni sono migliaia di donne, uomini e bambini palestinesi, la classe politica italiana chiude gli occhi. E’ importante inserire le cose nel giusto contesto, perché la violenza che abbiamo visto è frutto e conseguenza di decenni di dittatura militare a cui i palestinesi sono sottoposti”. Si legge nella nota degli studenti dell’Orientale di Napoli che hanno avviato questa iniziativa esponendo la bandiera della Palestina a Palazzo Giusso.