Europei 2032

Foto da: Wikipedia

È ufficiale: gli Europei di calcio 2032 si disputeranno in Italia e in Turchia. Decisione presa dalla Uefa, al termine della riunione del Comitato Esecutivo presso la Casa del Calcio Europeo in Svizzera. Ottima notizia per il nostro paese, che da anni attende una chance per poter finalmente accedere ai fondi economici destinati alla ristrutturazione degli stadi, ormai obsoleti. Infatti, a partire da Italia ’90, ultimo grande intervento attuato per la modernizzazione, si è fatto ben poco per cercare di far fronte al problema. A parte qualche eccezione come ad esempio: l’Allianz Stadium di Torino, il Bluenergy di Udine e il Gewiss Stadium di Bergamo che è ancora in fase di completamento.

Quali sono gli stadi scelti per gli Europei 2032

I posti da assegnare sono in totale cinque. Si presume che oltre l’Allianz Stadium della Juventus, che risponde a tutti i requisiti della Uefa per una competizione internazionale, il Giuseppe Meazza di Milano e l’Olimpico di Roma sono tra gli stadi italiani più accreditati. Napoli, altra grande città, è tra le candidate e dovrà vedersela con Firenze, Bari, Genova, Bologna, Verona e Cagliari. I posti, insomma, sono pochi, e tutti vogliono essere in lista. Entro il 2026 ogni città dovrà presentare il suo progetto. Ci sarà una “gara” che decreterà le 5 città che ospiteranno gli Europei.

L’Occasione per lo Stadio Maradona di Napoli

Il progetto di riqualifica dello stadio Diego Armando Maradona di Napoli per gli Europei non è stato ancora presentato ufficialmente. Sono tante le ipotesi, a cominciare della pista d’atletica che con molta probabilità verrà rimossa, avvicinando gli spalti al campo da gioco. La capienza sarà aumentata, passando dagli attuali 60 mila a circa 70 mila spettatori con la riapertura del terzo anello. Altra ipotesi è l’intervento al “tetto” del Maradona, che in alcuni punti risulta essere non più idoneo a causa delle infiltrazioni d’acqua. Per gli esterni, da anni si discute la riapertura dei parcheggi, costruiti durante il mondiale del 1990 e lasciati in totale stato di abbandono e mai utilizzati. Ci auguriamo che tutto questo possa diventare presto realtà e che il Napoli Calcio abbia finalmente uno stadio degno della sua gloria.

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