Napoli, asili nido in sciopero: oggi 5 ottobre le lavoratrici e i lavoratori degli asili nido di alcune municipalità di Napoli sono entrati in sciopero, causando non pochi disagi alle famiglie.

Le motivazioni dello sciopero Ssaep

Salvatore De Cicco, coordinatore Ssaep (Socio Sanitario Assistenziale Educativo Privato) dell’Area Metropolitana di Napoli per la Fp Cgil ha ricordato lo sciopero dello scorso 15 maggio e a Napoli Today ha dichiarato: “a distanza di quattro mesi e mezzo siamo al punto di partenza: tre mensilità non pagate e un atteggiamento da parte dei datori incomprensibile e non condivisibile”.

Il 15 maggio di quest’anno, infatti, i dipendenti delle cooperative che gestiscono il servizio di asilo nido nelle municipalità 2, 6, 7, 8, 9 e 10 del comune di Napoli avevano già scioperato. I lavoratori denunciavano il mancato pagamento degli stipendi di febbraio, marzo e aprile, con un presidio all’esterno di Palazzo San Giacomo, sede del comune di Napoli.

Il Comune di Napoli aveva tentato nella giornata di ieri di condurre una mediazione affinché non si arrivasse allo sciopero dei lavoratori. L’assessora all’istruzione Maura Striano aveva infatti incontrato i delegati Ssaep della Fp Cgil.

Asili nidi in sciopero: “Ce ne saranno altri”

A questo proposito Marco D’Acunto, segretario regionale con delega ai Ssaep della Fp Cgil ha affermato “Abbiamo apprezzato il tentativo fatto dal Comune. Così come il lavoro che il Comune ha provato a fare durante il periodo estivo . Quelloper modificare una situazione che si è impelagata dal primo giorno in cui queste cooperative si sono viste aggiudicare la gara. Ma non avendo avuto ad oggi alcun risultato siamo stati costretti a confermare lo sciopero. Inoltre, anticipandone anche altri a venire e per più giorni se la situazione dovesse restare come quella al momento”.

Ciò che la Fp Cgil chiede all’Amministrazione comunale è di fare un passo deciso in avanti e di accogliere le rivendicazioni dei lavoratori. Se ciò non fosse, c’è il concreto rischio che lo sciopero venga prolungato, creando non poche difficoltà ai genitori coinvolti.

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