Questa mattina è morto un operaio di 60 anni all’interno del cantiere per la nuova metropolitana di via Giaime Pintor, quella di Capodichino. L’uomo è stato travolto mortalmente da un camion. Al momento però non è ancora chiara la dinamica e non si conoscono le generalità della vittima. Al momento sono giunti gli agenti di polizia sul posto. A loro sono state affidate le indagini per la ricostruzione di ciò che è accaduto questa mattina. Quel che è certo è che si tratta dell’ennesima morte sul lavoro.
L’incidente si è dunque registrato nel cantiere della nuova linea metropolitana EAV che collegherà Piscinola e Capodichino alla Linea 1 andando anche a beneficio di chi fa scalo all’aeroporto rendendo più facilmente accessibile il centro di Napoli.
Operaio morto nel cantiere della metropolitana: altra morte sul lavoro
Purtroppo continuano ad essere incessanti le morti sul lavoro a Napoli così come in tutta Italia. Secondi i dati riportati dall’Osservatorio Vega Engineering, nei primi 6 mesi del 2023 si sono verificati, in tutto il paese, 346 morti sul lavoro a cui bisogna aggiungere altre 104 vittime in itinere. Il tasso è aumentato dell’1,2% rispetto al relativo periodo di studio dell’anno precedente. Per quanto riguarda la Campania sono 29 le morti nel periodo rilevato. In questa speciale classifica peggio della Campania hanno fatto solo il Veneto con 32 decessi, il Lazio con 33 e la Lombardia con ben 64 decessi sul lavoro.
“Numeri inquietanti”
Questa la prima riflessione sulla più recente indagine condotta dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, da parte del suo Presidente, l’Ingegnere Mauro Rossato: “Numeri inquietanti. Narrano le tragedie personali di chi ha perso un familiare mentre svolgeva la propria attività lavorativa. E, dopo sei mesi, ciò che ancora desta preoccupazione è l’incidenza di mortalità. Specie tra i giovanissimi lavoratori. Per chi ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, infatti, il rischio di morire sul lavoro è quasi doppio rispetto ai colleghi che hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (14 infortuni mortali ogni milione di occupati contro 7,8). Inoltre se dal confronto con l’anno scorso possiamo considerare positivamente la diminuzione del 22,4% degli infortuni denunciati, dobbiamo però sempre riportare alla memoria come nel 2022, e in particolare nei primi mesi dell’anno, fossero ancora molti gli infortuni denunciati connessi al Covid che oggi, invece, non compaiono quasi più nelle statistiche”.