Sono sempre più frequenti gli episodi di ‘stese‘ che si stanno verificando nell’hinterland napoletano. Nell’ultima settimana si sono verificati ben tre episodi nel parco Verde di Caivano, e solo in quella della scorsa notte si sono contati ben 19 colpi, seminando il terrore tra i residenti.

Notte insonne. Notte da incubi. Gli uomini con il mitra sono scappati. Ritorneranno. È certo. Nessuno sa dire quando ma ritorneranno. Intanto si vive nel terrore. Abbraccio tutti. I bambini e i vecchi. I giovani e i malati. Un abbraccio grande agli uomini e alle donne delle forze dell’ordine. Stamattina si ricomincia. Siamo stanchi. Sfiniti. Ma dobbiamo raccogliere le forze. Signore, donaci la forza di non mollare. Di non arrenderci. Di non scappare. Allontana da noi la paura che ci paralizza. E moltiplica la speranza. Resta con noi, Signore. Resta con noi’‘: è la denuncia che padre Maurizio Patriciello ha lanciato dal suo account Facebook. 

Si presume che tali stese siano la risposta dei clan all’elevata attenzione delle forze dell’ordine nell’area, dopo i tristi avvenimenti nella zona e le consequenziali decisioni del governo Meloni.
Non mancano purtroppo neanche a Napoli, dove in piena città si sono verificate diverse stese a più riprese su tutto il territorio dei Quartieri Spagnoli soprattutto nelle ultime settimane. Ma questo fenomeno non è nuovo e ha da sempre riguardato diversi quartieri della città.

Foto di una stesa da videocamera di sorveglianza. Fonte: Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli

Le stese: altri fini oltre quello terroristico?

Fenomeno che ha preso sempre più piede negli ultimi decenni, le stese sono atti di intimidazione che consistono nell’attraversare velocemente a bordo di motorini le vie di determinate zone sparando alla cieca.
Il nome deriva dall’effetto provocato, ovvero quello di portare le persone a stendersi per terra per non essere colpiti dai proiettili.

“Tutti si buttano a terra, stesi, perché terrorizzati, pietrificati. Poi se qualcuno lo stendi davvero, se lo ammazzi, è danno collaterale. Possibilmente da evitare perché le stese riuscite meglio non dovrebbero provocare danni collaterali. Ma se accade, accade“, così ne parla Roberto Saviano su Repubblica.it.

Tali atti sono volti a terrorizzare i residenti e a stabilire il proprio dominio nella zona. Si vuole così controllare il territorio e lanciare messaggi di morte alle bande rivali. Altissima la probabilità di colpire civili innocenti, così come accadde a Genny Cesarano e a moltissimi altri abitanti dei rioni di Napoli.
Molto frequenti da anni anche nei quartieri orientali, nel rione traiano e nel centro storico della città.

La risposta del governo, dopo quanto avvenuto nelle scorse notti, non si fa attendere: è previsto l’invio immediato a Caivano di 210 agenti di polizia e carabinieri per reprimere il fenomeno.

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