Alla Foqus è ancora in corso l’evento della rassegna cinematografica partita il 23 giugno che sarà in corso fino alla fine del mese. Si tratta della 16° edizione del festival del cinema spagnolo e latinoamericano. L’evento di chiusura previsto per il 30 giugno è dedicato al documentario argentino “Abuelas” di Cristian Arriaga. Quest’ultimo parla delle nonne di Plaza de Mayo e la loro lotta per localizzare e restituire alle famiglie legittime tutti i bambini sequestrati e desaparecidos nell’ultima dittatura militare. Giovedì 29 giugno si terrà, invece, nell’ambito degli incontri con l’autore, la presentazione di “Napoli Stanca…” a cura di Mirella Armiero.
Alla Foqus il 29 giugno Mirella Armiero presenta “Napoli stanca. 17 scrittori raccontano la città nascosta”
Giovedì 29 alle ore 18.00 nell’ambito degli “Incontri con l’autore” a cura de La Feltrinelli Napoli, Mirella Armiero presenta “Napoli stanca. 17 scrittori raccontano la città nascosta” (Solferino). Interviene Enzo D’Errico. Mirella Armiero nata a Napoli, laureata in Lettere, ha tenuto corsi universitari e di giornalismo. Dirige le pagine culturali del Corriere del Mezzogiorno, redazione napoletana del Corriere della Sera. Collabora con diversi periodici, tra cui Rivista Studio e Gli Asini. È membro della giuria del Premio Napoli. Firma una rubrica settimanale di recensioni letterarie.
“…Napoli. Città dai molti luoghi comuni, dai molti progetti interrotti, transitata dall’immagine oleografica delle cartoline all’estetica ormai manierista delle narrazioni criminali. Napoli agogna una normalità che le sfugge ma sembra destinata a una scomoda eccezionalità: di volta in volta è issata sugli altari della sua bellezza struggente e trascinata nella polvere dei titoli strillati sulle sue molte emergenze. Una sirena bellissima, la cui coda non riesce a trasformarsi in gambe solide su cui camminare verso il futuro. In queste pagine, 17 scrittori e una curatrice provano a immaginare queste gambe e questo futuro. Non negano quanto Napoli sia capace di affaticare chi ci vive, chi deve raccontarla, chi vorrebbe lavorarci e persino chi cerca di fuggirne”. Piuttosto si cimentano nel superare questa stanchezza. “Percorrono traiettorie oblique e originali, sperimentano forme diverse, dal racconto all’analisi al reportage narrativo. Affidano la loro interpretazione della città a storie gialle e storie di strada, amori mancati e ambizioni inseguite, palazzi e botteghe, radiografando luoghi oscuri e meno conosciuti, arricchendo il caleidoscopio dei punti di vista, costruendo una lettura avvincente, politica e coraggiosa di una delle città più enigmatiche e rappresentate d’Italia. E mostrano come e perché «Napoli sfavilla, a dispetto delle sue difficoltà»”.