In questo articolo riprenderemo da dove ci siamo lasciati la scorsa settimana a proposito delle cinque ferite emozionali. Probabilmente molte delle nostre tendenze disfunzionali che abbiamo attualmente da adulti, trovano origine nell’infanzia. La tappa evolutiva dove furono attivate. Ferita di rifiuto, abbandono, umiliazione, ingiustizia e tradimento. Nell’articolo di questa settimana introdurremo le ultime tre.

Ferita di umiliazione

Si è originata tra il primo e il terzo anno di vita. La maschera che comporta è quella di masochista. Il bambino è stato criticato, svalutato, ridicolizzato quando, nell’inizio dell’acquisizione dell’autonomia sul proprio corpo come quando stava imparando a camminare, mangiare o andare in bagno da sé e non è riuscito a rispondere come richiesto.

La persona prova di solito vergogna nell’esprimere, o persino sentire, la necessità e cresce pensando che è meritevole di critiche oppure umiliazioni. Poiché le vede come qualcosa di familiare. Vive nel pensiero di “Prima che mi facciano del male altri, me lo faccio da solo”.

Ferita di ingiustizia

Questa ferita si è originata tra i 4 e 6 anni principalmente tramite il genitore dello stesso sesso. Comporta la maschera della rigidità. Il bambino sente che i genitori sono stati ingiusti con lui, dato che valorizzavano più ciò che fa che ciò che è. Non crede neanche che ci sia un equilibrio tra quello che dà e quello che riceve. Potrebbe anche credere di ricevere in eccesso non essendone meritevole. Questi genitori sono stati autoritari, rigorosi, freddi e al bambino è stato richiesto qualcosa a cui non era in grado di rispondere. Non si è accettato nel modo in cui è fatto.

Vivono pensando “Adesso devo essere perfetto, disciplinato e trovarmi in situazioni dove possa sforzarmi e sacrificarmi, così sarà tutto più forte, inclusa la mia persona”. I genitori sono stati ingiusti con loro perché non gli permisero di essere sé stessi. Ciò che ne scaturisce è che oggi, quei bambini del passato non accettano di sbagliare o di fermarsi o di lasciarsi guidare dal cuore ma soltanto dal cervello. Non si concedono il diritto di Essere.

Ferita di tradimento

Questa ferita si è originata tra i due e i quattro anni e viene attivata principalmente dal genitore del sesso opposto. La maschera che comporta è quella di controllore. Il bimbo ha ricevuto tante promesse senza che nessuna venisse realizzate e si sente deluso dal genitore. Queste persone non si fidano totalmente di nessuno, vedono la bugia dappertutto e per questo alla fine finiscono con l’attrarla.

Cercano persone che in fondo, non gli offrano fiducia per nulla. In questo modo possono avere la conferma che le persone mentono, così l’immagine che hanno del mondo continua a persistere nella stessa direzione. Fanno fatica a riconoscersi come persone, sono vulnerabili. Confondono l’aiuto con il controllo e vogliono assicurarsi il riconoscimento ed ammirazione degli altri per potere garantire sicurezza e rispetto.

Clicca qui per le prime due ferite emozionali.

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