Napoli Reale, alias Silvana Perno, sarà una delle personalità a ricevere il Premio Miniera nella categoria “Informazione”. Nell’immediato post covid, Silvana ha aperto una pagina Instagram come guida turistica di Napoli, diventata, in pochissimo tempo, tra le più seguite. Oggi, Napoli Reale, vanta un seguito di oltre 130 mila followers.
La sua pagina social racconta delle bellezze di Napoli, curiosità ed aneddoti. Il tutto condito dal suo spirito divertente, leggero e allo stesso tempo capace di far innamorare chiunque di questa città. Silvana conosce Parthenope come le sue tasche e il suo motto è diventato ormai un tormentone “‘O fatto è chisto stateme a sentire!“.
Alla scoperta di “Napoli Reale” in vista del Premio Miniera
Napoli Reale alias Silvana Perno è nata a Napoli nel quartiere ponticelli. Laureata in beni culturali,
ha avuto la sua vocazione durante un viaggio in terra santa, grazie a una guida turistica locale.
Fedele alla sua occupazione, ha tenuto testa alle difficoltà dovute alla pandemia. “Ho raggiunto la visibilità proprio nel periodo della quarantena dovuta alla pandemia del coronavirus. Da lì – ha raccontato Silvana ai nostri microfoni – ho sentito la necessità di raccontare la vera Napoli. Quella dei quartieri, che corre nei vicoli. Ho sentito il bisogno di raccontare la quotidianità che occupa le giornate partenopee”.
Silvana ha affermato di aver avuto anche la necessità, soprattutto durante un periodo difficile, di
impiegare bene il tempo, per portare gli altri a conoscere la Napoli bella. “Ho voluto fare qualcosa
per far conoscere la città partenopea alle persone per cercare di azzerare quei tanti pregiudizi che accompagnano da sempre questi luoghi e queste persone. L’obiettivo è quello di mettere in risalto, appunto, la Napoli Reale. Il calore, l’accoglienza, gli aspetti che aldilà dell’aspetto artistico, arrivano al cuore delle persone. Mi piacerebbe trasmettere alle persone il bello, il buono, senza troppe parole, vorrei dimostrare che c’è naturalezza nelle cose e mi piacerebbe che le persone avessero quest’approccio alla vita, che la prendessero con più scioltezza. Vorrei che tutti si sentano a casa e che ci fosse una sorta collaborazione globale. Chiù ’n simm ‘e chiù bell parimm“.
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