La terza edizione del Premio Miniera vedrà la partecipazione oltre che di artisti e artigiani anche di attori, uno di questi è il giovane e brillante Emanuele Palumbo.
Emanuele è nato a Napoli, precisamente nel quartiere Montesanto. Nella sua filmografia c’è “Californie”, “Nostalgia” e, ultimo in ordine cronologico, “Mixed By Erry“, un film di genere commedia del 2023, diretto da Sydney Sibilia, con Luigi D’Oriano e Giuseppe Arena.
“Quest’ultimo è ambientato nella Napoli degli anni ’80, anni in cui nasce il mito di Maradona. Racconta la storia di Enrico Frattasio noto a tutti come Erry, che mette su una vera e propria attività illegale. Aiutato dai fratelli Peppe e Angelo, inizia a copiare mixtape per i suoi amici, allargando in seguito il giro fino a dar vita a una vera e propria impresa. La masterizzazione e la vendita delle musicassette contraffatte, però, si trasformerà in un’avventura internazionale, che trasformerà per sempre le loro vite. Le mixtape note sotto “Mixed By Erry”, come se fosse un marchio di fabbrica, non solo poeteranno la musica nelle case e nella vita di tutti giorni, ma daranno anche un nuovo senso al concetto di pirateria nel nostro Paese”.
L’intervista a Emanuele Palumbo in vista dell’evento Premio Miniera
Come hai conosciuto Salvatore Iodice dell’Associazione Miniera?
“Ho conosciuto Salvatore grazie a Gennaro Giugliano, stavano creando questo progetto cinematografico e conobbi Salvatore in Miniera. Insieme a tutti gli altri ragazzi abbiamo creato “Quartieri Nascosti”.
Ad oggi sono veramente felicissimo di ricevere questo premio e credo che questa iniziativa sia un qualcosa di molto importante. A Napoli ci sono tantissimi talenti, non solo nell’ambito teatrale o cinematografico”.
Raccontaci di te, di quello che fai, cosa ti piacerebbe trasmettere alle persone?
“Il messaggio che vorrei trasmettere è: credete sempre nei vostri sogni. Il mio sogno è quello di diventare un comico Napoletano. Sto cercando di fare ciò che mi fa stare bene e soprattutto lo faccio con vera passione, oltre al fatto che mi diverto tantissimo. Oltre al lato artistico però, cerco sempre di far capire ai giovani ma anche agli adulti che i sogni non vanno messi nel famoso “cassetto”, anzi bisogna prendere quel sogno e cercare di realizzarlo o almeno provarci. Io sò stat un pò chiù fortunat, seguo questo sogno da piccolo. Non ho estratto questo sogno dal cassetto, perchè io nun ò tengo proprio o cassett a cas”.
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