Oggi giovedì 30 marzo alle ore 15:00, presso il Palazzo delle Arti Napoli (PAN), situato nel cuore di Napoli in via dei Mille 60, si terrà un confronto sul tema degli istituti a custodia attenuata per detenute madri e i diritti dei loro figli. L’obiettivo è porre l’accento sulla dolorosa realtà in cui vivono le mamme, e soprattutto i loro figli, ospiti di queste strutture. Anche loro infatti, pur non avendo colpe, talvolta si trovano ad essere in detenzione con le loro madri.

A presenziare l’incontro ci sarà il Sindaco della città Gaetano Manfredi. Interverranno Carla Garlatti, garante nazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e Mauro Palma, garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.

SENZA COLPE: i figli delle detenute in mostra al PAN

Senza colpe” è una mostra fotografica visitabile dal 22 Marzo 2023 al Palazzo delle Arti di Napoli. Ad opera di Anna Catalano, la fotografa 41enne dal 2018 ha ritagliato spiragli di quotidianità per i figli delle detenute visitando i vari istituti a custodia attenuata per detenute madri attualmente attivi in Italia. 

Nelle sezioni nido sono accolti i bambini fino ai tre anni, successivamente a quest’età la detenzione con i propri figli può essere ammessa fino al compimento del sesto anno d’età.

Una foto di Anna Catalano

Gli effetti della detenzione dei figli innocenti delle detenute si riversano sia su un lato psicologico che fisico. In questi sono state riscontrate infatti maggiori difficoltà nella gestione delle emozioni, e una più accentuata percezione del senso di inadeguatezza, inferiorità e sfiducia. Si è anche rilevato un tardivo progresso linguistico e motorio, dovuti al poco contatto con terzi a cui sono sottoposti questi bambini.

Tutti gli ICAM – cinque in Italia in totale – dovrebbero fungere da soluzione provvisoria, ma troppo spesso lo diventano a tempo indefinito. 

La situazione sembra timidamente volgersi al cambiamento grazie alla proposta di lege del deputato del PD Paolo Siani, primo firmatario della proposta, affinché i bambini non scontino le pene delle madri. Il 30 maggio 2022 la Camera ha approvato la proposta di legge che modifica le norme sulla detenzione per le madri di bambini. Il testo, approvato con 241 voti favorevoli e sette contrari, ora è sotto esame del Senato.

A sensibilizzare sulla tematica oramai da cinque anni vi è la fotografa Anna Catalano. Lo scopo è quello di velocizzare l’iter della proposta di legge per istituire delle case famiglia apposite per detenute madri.

Gli ICAM: cosa sono?

Gli Istituti a custodia attenuata per detenute madri (ICAM) sono strutture previste dallordinamento penitenziario italiano. Esso prevede che le madri detenute con prole inferiore ai sei anni debbano usufruire di trattamenti alternativi alla detenzione. Lo scopo è non traumatizzare eccessivamente i figli, che fino a quell’età devono rimanere sotto la tutela della madre se è quest’ultima a chiederlo espressamente. Questi trattamenti alternativi riguardano ad esempio il soggiorno in reparti particolari, a custodia attenuata, meno duri rispetto al carcere vero. In questi l’ambiente deve essere accogliente e più simile ad una vera casa, proprio per evitare che i bambini soffrano l’esperienza della carcerazione forzata.

In Italia vi sono attualmente cinque di questi centri : a Milano San Vittore, a Venezia Giudecca, a Lauro, a Torino e a Cagliari Uta.

ICAM di Torino

Per limitare i danni ai bambini, si cerca di rendere questi luoghi più accoglienti con camere confortevoli e luminose, ambienti personalizzati, ludoteca, biblioteca e aula formativa per le donne.

Vi è anche una cucina attrezzata e un soggiorno per consentire alle madri detenute con bambini piccoli una vita più dignitosa.

In Campania, è attivo quell di Lauro, sulla Strada Provinciale Bosagro. Esso dispone di cinquanta posti regolamentari, con un totale di undici detenuti. La struttura, inizialmente destinata al trattamento di detenuti con problemi di tossicodipendenza – è stata riconvertita in ICAM grazie ad un progetto redatto dall’Ufficio Tecnico del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria della Campania con il supporto della Facoltà di Architettura dell’Università Federico II’ di Napoli. è entrato in funzione il 12 giugno 2017 ed è pertanto ancora in fase di organizzazione delle attività interne

About The Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *