Nelle settimane precedenti abbiamo definito i 4 tipi di attaccamento in chiave psicologica, in questo articolo invece ci concentriamo sui 4 modi di rapportarci con una rottura amorosa a seconda del tipo di attaccamento nella quale ci riconosciamo.
Rottura amorosa: tipi di attaccamento
Attaccamento evitante
Non accetti il dolore e di conseguenza, lo reprimi. Ti vuoi convincere di quanto tu stia bene con l’indipendenza acquisita dopo la separazione. È più probabile che sia tu a maturare l’idea della rottura amorosa con il partner.
Attaccamento ansioso
Non puoi immaginare l’idea di una possibile rottura amorosa. É molto probabile che non sia tu ad iniziare la separazione, o in caso contrario avrai dubbi e ricadute dato che hai la tendenza a ricordare i momenti belli rispetto a quelli brutti e dolorosi. Ti concentri e chiedi che cosa potresti avere fatto per salvare la relazione. Tendi a sentirti colpevole per la rottura o a cercare di convincere la tua coppia che è possibile andare avanti, nonostante tutto. Ma potresti anche proporre la separazione al partner per mettere
alla prova la coppia.
Attaccamento disorganizzato
È un mix tra l’attaccamento evitante e quello ansioso. Tendi a reprimere ciò che senti dopo la rottura, però quando sorge il dolore e la solitudine, vai alla disperata ricerca di un nuovo partner. Solitamente ti avvi verso brevi avventure. Può capitare, che inizi una rottura in modo impulsivo per poi pentirti creando così una dinamica stabile dove si finisce e riprende la relazione più di una volta.
Attaccamento sicuro
Hai la capacità per sostenere ciò che comporta una perdita. Lavori su di te e ti poni come priorità sapendo che è compatibile con la convivenza del dolore. Rispetti i tuoi tempi e cerchi di capire, prendendo tuto il tempo necessario, cosa sia accaduto affrontando a fondo la situazione. Cerchi aiuto e sollievo in luoghi sicuri, come la tua rete di sostegno, terapie, attività che ti facciano connettere con te stesso.
Così come durante l’infanzia si stabiliscono ed impariamo certe dinamiche con i nostri caregiver, questi ci accompagneranno e si proteggeranno anche nelle nostre relazioni adulte.