Il 2 marzo è uscito Mixed by Erry, un film che narra l’evoluzione della pirateria avvenuta negli anni 80′ nel quartiere di Forcella. La pellicola racconta la storia dei fratelli Frattasio, che hanno fatto le loro fortune con le musicassette in quell’epoca. Siamo a Napoli e siamo a cavallo tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, sulla soglia dei Novanta. Sydney Sibilia, il regista, ha visto qualcosa, e ha deciso di provarci. Il sogno di Enrico era quello di fare il deejay, e di condividere con gli altri la sua musica. I tre fratelli Frattasio sono Enrico, Peppe e Angelo. Età diverse, visioni diverse. In qualche modo, come spesso succede, si completano. Uno è più pratico, un altro è più sveglio e il terzo, Erry, è un sognatore.
L’arte di arrangiarsi
Nella Napoli degli anni ‘80 c’è un ragazzo che trascorre il tempo in un negozio di dischi, indovinando con poche note tutte le canzoni che passano alla radio. È la città che fa dell’arte di arrangiarsi una vera e propria filosofia di vita, dove non si può dire che si è poveri se si porta un piatto in tavola ogni giorno, e dove è ritenuto onesto imbottigliare del tè all’interno di bottiglie di whiskey vuote e venderlo come pregiato liquore agli inconsapevoli cittadini.
È la città di Maradona, ma la colonna sonora di quegli anni è segnata tanto dai cori per il Pibe de oro quanto dalle compilation su musicassetta che Erry incide nel tempo libero, con il sogno di diventare dj. Nel suo quartiere quasi tutti ne possiedono una; decide così di proporre al fratello di aprire un vero e proprio business, cercando i mezzi e i fondi necessari per creare quello che sarebbe diventato ben presto un impero: Mixed by Erry.
Inizialmente ignari di aver dato il La a un rivoluzionario atto di pirateria, i fratelli Frattasio si trovano immersi in una realtà pronta a divorarli. Erry diventa una sorta di Robin Hood della musica. È a tutti gli effetti un criminale, ma viene invece percepito come il più nobile degli eroi. Idolatrato come un re, anche quando metterà piede in carcere, Enrico rimarrà però fermamente fedele a sé stesso e alla sua causa, restando sempre quel ragazzino che avrebbe voluto più di ogni altra cosa diventare un dj.
Il reale messaggio contro la pirateria
Oggi i veri fratelli Frattasio si descrivono come modelli negativi ed Erry non fa il dj ma confeziona scatole. Il film non esalta la pirateria, anche perché, come ricordato dagli stessi autori, compreso Matteo Rovere, che produce, in conferenza stampa loro stessi sono vittime di questo fenomeno che oggi non ha più bisogno di supporti fisici. Eppure in questa disperata ricerca di successo c’è qualcosa che affascina, nonostante il grande lato oscuro. Vediamo una rappresentazione dell’arte di arrangiarsi che è sì uno stereotipo, ma racconta ancora bene una città che vive costantemente all’ombra del Vesuvio, quindi della morte e della tragedia. E impara come si può a inseguire i propri sogni. A volte, come in questo caso, sbagliando.
Ad oggi la Nostra Napoli, sembra in costante sviluppo e progresso, e storie come queste sono fondamentali per imparare dagli errori precedenti. Il nostro sviluppo è testimoniato anche da queste preziosissime storie, che ci vengono raccontate attraverso il mondo del cinema, anche un po’ affascinandoci.
Dove vederlo:
Il film è disponibile in quasi tutte le sale cinema di Napoli, a giorni alternati. A cominciare dal Martos Metropolitan, dove all’uscita del film hanno fatto visita gli attori, al fine di pubblicizzarlo ed evitarne la chiusura. Lo troviamo anche al The Space Cinema Napoli e praticamente in ogni sala di Napoli e provincia. Buona visione!