Contro il Real Marano, squadra con cui non si è andati oltre il pareggio nel girone d’andata, un solo risultato era ammissibile: la vittoria. Ed il Montecalvario ha strappato quella vittoria combattendo con le unghie e con i denti contro un avversario di pari livello. La forza della squadra dei Quartieri Spagnoli sono state la caparbietà e il coraggio di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Il risultato finale di 3-2 non è altro che la giusta ricompensa per il lavoro svolto dagli uomini di Musto.
La partita è stata in controllo per il primo tempo, anche se nonostante le tante occasioni capitate tra i piedi dei grandi protagonisti Cioffi, Esposito, Giaccio, Prisco, Aveta e Perego, la porta difesa dall’ottimo estremo difensore maranese sembrava stregata. Il centravanti Prisco fa un grande lavoro spalle alla porta, dimostrando un’elevata intelligenza nel gioco di sponda, trovando sempre il corridoio giusto per mandare Giaccio e Perego in profondità. Aveta gioca sulla linea del fuorigioco, divenendo una spina nel fianco per la difesa del Real Marano che se lo vede sgusciare continuamente. È tuttavia poco lucido quando si trova uno contro uno col portiere a seguito di una verticalizzazione, facendosi deviare il destro a incrociare in calcio d’angolo.
Secondo tempo, Montecalvario da brividi
L’episodio che sblocca la gara giunge nel secondo tempo, quando su contropiede Esposito in un 3 contro 2 vede Aveta leggermente in fuorigioco, decidendo di proseguire l’azione in solitaria e venendo steso in area di rigore. Dal dischetto si presenta Prisco, freddissimo nel trasformare il Penalty per lo 0-1, trovando il meritatissimo vantaggio. Il 0-2 è opera del subentrati: De Chiara, su assist di Tramontano trova il tap-in vincente in una mischia in area di rigore. Quando il risultato sembrava in cassaforte il Montecalvario si distrae, concedendo agli avversari prima di accorciare su rigore e poi di pareggiare, a causa di un brutto ripiego difensivo di Tramontano. Il terzino è dunque croce e delizia della squadra.
La caparbietà del Montecalvario si nota quando, un minuto dopo il pareggio del Real Marano, i quartierani trovano la freddezza di riportarsi immediatamente in vantaggio. De Chiara, imbeccato da Danilo Musto, si invola sulla fascia destra, servendo con un passaggio millimetrico il subentrato Macina, che spara infondo alla rete il primo pallone toccato. De Chiara risulta, dunque, il mvp di questo incontro.
Grande nervosismo del Real Marano e cartellini rossi nel recupero
La gara è dura, tesa ed emozionante, ma i nervi saltano al novantesimo, quando il direttore di gara assegna un recupero talmente ampio da far concorrenza a Qatar 2022. Miccio, che ha giocato nonostante fosse lontano dal top della condizione atletica, è costretto ad un fallo tattico per impedire una ripartenza vedendosi sventolare il secondo giallo che lo manda sotto la doccia. Da qui non si capisce più nulla. Il numero 10 del Real Marano, polemico per l’intero corso della gara è aggressivo nel contendersi il pallone con De Chiara a seguito di un out laterale. I due si spintonano e vengono espulsi. Si ingenera dunque una lite che fa entrare le panchine in campo. Quando il gioco riprende le squadre si ritrovano in 8 contro 9, a seguito dell’allontanamento di diversi membri di ambedue le compagini. Cardone devia sopra la traversa un colpo di testa al veleno da distanza ravvicinata, agguantando la vittoria.
Le parole di Musto, al termine di Real Marano Montecalvario
“Partita difficilissima su un campo ostico. Non abbiamo mollato di un centimetro e siamo andati meritatamente sul 2-0. Loro hanno avuto la forza di pareggiare per quella lettura difensiva sbagliata, ma con la nostra qualità siamo riusciti a riportarci avanti grazie ad un eccellente De Chiara. Macina, nonostante sia in età avanzata continua a dimostrarmi di essere un giocatore affidabile ed anche in questa situazione è stato decisivo nel raccogliere il passaggio del nostro numero 10. Col Belsito avremo probabilmente due squalificati ed un un infortunato irrecuperabile. Miccio non avrebbe giocato ugualmente. Potremmo soffrire l’assenza di De Chiara che è il nostro uomo in più ma mi fido degli esterni Perego e Giaccio.“
Genny Cardone, portiere del Montecalvario classe 2005
Raccogliere l’eredità dell’ottimo mancini non è un compito semplice per nessuno, tantomeno se sei un classe 2005. Cardone si è dimostrato un degno successore, nonostante l’errore (per cui condivide responsabilità con Tramontano) che ha ingenerato il momentaneo pareggio del Real Marano. Questo ragazzo, che ha mantenuto il risultato con gli efficaci interventi nel finale, si iscrive al club dei grandi protagonisti della vittoria.