L’ormai noto murale dedicato al giovane Ugo Russo dei Quartieri Spagnoli è stato ufficialmente dichiarato abusivo e sarà quindi rimosso. La rappresentazione grafica del ragazzo era stata fatta pochi giorni dopo la sua tragica morte.

A stabilire la sentenza è stato il Consiglio di Stato sulla base del ricorso dell’amministratore di condominio, dove si trova attualmente il murale di Ugo Russo, che aveva avanzato la proposta di cancellazione.

Murale Ugo Russo, il processo è ancora in corso

Nonostante la prossima cancellazione del murale dedicato a Ugo Russo, la famiglia chiede comunque giustizia per quanto accaduto. Ancora in corso, infatti, il processo penale per omicidio volontario a carico del carabiniere fuori servizio che la notte tra il 29 febbraio e l’1 marzo 2020 sparò quattro colpi contro Ugo dopo essere stato minacciato con una finta pistola dal ragazzino.

La denuncia di Borrelli

Queste le parole di denuncia del deputato Francesco Emilio Borrelli: “Questo murale deve essere subito rimosso dato che, oltre alle questioni edilizie, ha sempre rappresentato un omaggio alla delinquenza. Diventato anche meta di pellegrinaggio da parte di famiglie mafiose e di camorristi. Ricordiamo, ad esempio, l’episodio che denunciammo nel giugno 2021 quando da Palermo arrivarono ai Quartieri Spagnoli amici e parenti di Emanuele Burgio. Figlio del boss Filippo Burgio. Rinchiuso nel carcere di Voghera per mafia ed estorsioni. Ucciso in agguato nel quartiere Vucciria a Palermo. Per fare visita ai familiari di Ugo Russo e rendere omaggio a un simbolo della delinquenza.

Intanto il prossimo aprile avrà luogo il processo contro il padre di Ugo Russo. Più volte mi ha minacciato di morte. Spero che la giustizia faccia il suo corso. Mentre si parla del murale di Russo, a Forcella sono ricomparse le scritte sui muri inneggianti a Luigi Caiafa. Altro baby rapinatore morto durante un tentativo di rapina. Lo Stato deve rispondere subito. Sui nostri territori prolificano gli omaggi ai boss e ai baby rapinatori mentre non vengono ricordati gli eroi e le vittime.”

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