Ai Quartieri Spagnoli, un nuovo intervento delle forze dell’ordine per confiscare, per la seconda volta nel giro di poche settimane, la merce contraffatta venduta a Lardo Maradona, a ridosso del Murale del Pibe de Oro. Gli agenti del Commissariato Montecalvario hanno portato via maglie e gadget contraffatti. A quanto pare la storia non ha insegnato nulla.
Gli operatori hanno denunciato una persona poiché sorpresa a vendere materiale contraffatto riportante stemmi e loghi della Società Sportiva Calcio Napoli consistente in 240 magliette, 42 cappelli, 24 felpe, 13 sciarpe e 17 borselli che sono stati sequestrati. L’uomo è stato, altresì, sanzionato amministrativamente poiché sprovvisto di licenza e autorizzazione alla vendita. Nel corso dell’attività sono state identificate 20 persone e controllati 5 esercizi commerciali di cui uno sanzionato amministrativamente poiché sprovvisto di licenza di somministrazione.
Merce contraffatta a Largo Maradona: la protesta
“Per non far vedere questo oltraggio e questa profanazione del suo tempio abbiamo coperto l’altarino e aperto la finestra dove è raffigurato il suo volto.” Questa la risposta a mo‘ di protesta da parte di chi è stato spodestato dalla polizia.
Chi vendeva la merce contraffatta a Largo Maradona ha infatti inscenato (solo per poche ore) un’originale protesta. L’altarino dedicato a D10S è stato coperto con delle buste, una sorta di imbracatura per celargli il volto, mentre l’ormai celebre “finestrella” sulla quale è raffigurato il volto del campione argentino è stata aperta. Negli ultimi 30 anni solo in due occasioni era stata aperta. La prima fu in occasione del secondo Scudetto del Napoli e la seconda, recentissima, per la vittoria dell’Argentina per i Mondiali in Qatar.
Far tesoro del passato
Risulta incredibile come sia stato possibile far confiscare merce contraffatta a Largo Maradona, due volte, nel giro di un mese. Il primo episodio si verificò il 16 dicembre ad opera della Guardia di Finanza, il secondo, ieri, ad opera della Polizia. Il motivo è sempre il medesimo e di questo passo ci saranno ancora altri interventi.
Le cosiddette bancarelle di Diego sono ormai entrate nell’occhio del ciclone. Saranno controllate un giorno si e l’altro pure. Tanto vale mettere le cose in regola.