Ai Quartieri Spagnoli c’è un serio rischio di crollo a causa di un’enorme struttura fatiscente, l’ex Ospedale Militare. Dalle mura che affacciano su via Pasquale Scura sono cresciuti alberi e piante tra l’indifferenza delle istituzioni. Con il vento forte spesso si spezzano dei rami, anche grandi, che cadono in strada con il rischio di far male qualcuno.

L’ex Ospedale Militare purtroppo è abbandonato al suo destino da oltre un trentennio. Una sola, piccola, area, è aperta al pubblico. Utilizzata per lo più, come area cani. Questa però è ben lontana dal lato a rischio crollo. L’ala in questione infatti è completamente vuota, distante anche dal commissariato di polizia ospite all’interno della stessa struttura.

Ex Ospedale militare, struttura fatiscente

Ex Ospedale Militare: residenti furiosi

La situazione diventa ogni giorno più complessa e pericolosa. I residenti ed i passanti, temono, ad ogni loro passaggio, che possa accadere qualcosa di brutto. Le mura presentano crepe irreparabili oltre alla folta vegetazione che si è creata. Questa ha sfondato pareti e pavimenti. Infine, da uno dei balconi che affacciano su Spaccanapoli, è ben visibile un lungo cavo elettrico che scoppietta ed emana scintille ogni qualvolta che piove. Le gocce d’acqua scorrono dal soffitto, anch’esso irrimediabilmente compromesso, e si adagiano sul cavo. Oltre al pericolo del crollo esiste dunque un pericolo concreto di incendio.

A pochi metri dalle mura dell’ex Ospedale Militare dei Quartieri Spagnoli sono presenti degli enormi palazzi secolari. Edifici storici che ospitano centinaia di famiglie. Sono loro i primi a sentire il peso di questa fatiscente struttura con tutti i rischi annessi.

Cavo elettrico e infiltrazioni d’acqua
Tubi in ferro cadenti

Parole, parole, parole…

Una delle ultime promesse comunali, in ordine cronologico fu quella che l’edificio avrebbe dovuto ospitare botteghe artigiane, studi d’arte, un ristorante bio e una sede di co- housing. Questo era il piano descritto nel progetto di recupero “Urbact” del Comune, discusso dal 2016 con 150 tra associazioni e cittadini per creare una ” hub community” e finanziato con 6 milioni dal Contratto istituzionale di sviluppo per Napoli nel 2019.

I residenti sono furiosi ma anche rassegnati. Da anni, chi di dovere, avanza promesse che puntualmente non si rispettano per quest’area di 25 mila metri quadri situata ai confini dei Quartieri Spagnoli. L’unica eccezione è rappresentata dal mese di ottobre. Mese in cui il Parco dei Quartieri Spagnoli, ha ospitato il Pessoa Park. Evento talmente riuscito che difficilmente sarà ripetuto.

About The Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *