Il successo del Napoli per 4-2 sull’Ajax certifica la matematica qualificazione agli ottavi di finale di Champions. La banda di Spalletti, a punteggio pieno nell’Europa che conta, è l’unica italiana a centrare l’obiettivo dopo sole 4 giornate. Tocca solo chiarire se gli azzurri passeranno da primi o da secondi, ma ad oggi il vantaggio sul Liverpool è considerevole. Il Napoli ha infatti 3 goal di vantaggio nello scontro diretto ed anche la differenza goal sorride: 17 goal segnati e solo 3 subiti. I Partenopei sono, alla quarta giornata, il miglior attacco della Champions League.
Napoli – Ajax 4-2
Partita quasi mai in discussione. Il Napoli passa agevolmente in vantaggio dopo 4 minuti: triangolazione perfetta tra Lozano e Zielinski, che restituisce la sfera al messicano con un pallonetto in area che il Chucky appoggia in rete di testa; al 16′ Raspadori rischia di sfondare la porta, quando scaglia in rete la palla gentilmente offerta da Kvaratskhelia dopo una delle sue solite discese dalla sinistra.
A inizio ripresa arriva la reazione d’orgoglio del fin lì inoffensivo Ajax: Bassey, uno dei migliori della compagine olandese, crossa per Klaassen che sovrasta Olivera e beffa Meret che sfiora ma non abbastanza da deviare fuori. Il Napoli subisce lo scossone per il risultato tornato in discussione. Entrano Ndombele e il ritrovato Osimhen in luogo di Raspadori ed un affaticato Anguissa. Il francese si guadagna il penalty: cross di Di Lorenzo e stop e tiro di Ndombele che viene murato da Timber che devia con un braccio. Osimhen vuole fare il suo primo goal in Champions ma lascia la battuta del rigore a Kvara, che fa centro in scioltezza. Palma di migliore in campo meritatissima per il georgiano.
L’Ajax spaventa il Napoli su calcio di rigore
Sul 3-1 sembra che i giochi siano fatti, ma all’80’ l’arbitro Zwayer concede un rigore molto generoso all’Ajax, giudicando fallosa la trattenuta di Juan Jesus ai danni del neo entrato Brobbey. Similmente a Kvara, Bergwijn incrocia e Meret non ci arriva.
Il primo goal in Champions di Osimhen
Lo ha atteso, lo ha cercato, lo ha voluto, alla fine Osimhen ce l’ha fatta. Il palo ed i guantoni di Alisson gli avevano negato la gioia con il Liverpool prima che uscisse infortunato. Victor è rientrato in campo, e dopo un goal annullato, ed essere stato pescato più volte in fuori gioco, alla fine ce l’ha fatta. Al minuto 89′ il nigeriano del Napoli chiude la partita, quando arriva come un falco sull’incerto Blind e appoggia in porta. L’esultanza è rabbiosa, in linea col temperamento esplosivo dell’attaccante azzurro. Quasi scoppia in lacrime, si strappa la maglia di dosso e corre ad esultare, abbracciato da tutti i compagni che in più occasioni avevano provato a regalargli quella gioia.
Un Napoli che fa sognare
Lo si è detto varie volte in passato, ma mai come in questo primo quarto di stagione l’espressione è giustificata: sognare è lecito. La macchina di Spalletti, incoronato dalla BBC come l’allenatore che ha cambiato il calcio italiano negli ultimi 10 anni, rasenta la perfezione. Il Napoli sta volando sulle ali dell’entusiasmo, diverte e fa divertire.
Le contestazioni alla dirigenza in estate sono un lontano ricordo. Vedremo dove questa squadra potrà arrivare.