Il portiere del Napoli, Alex Meret, è stato al centro di una vera e propria shit-storm mediatica, da quando è stata ufficializzata la partenza di Ospina.
“Meret non saprebbe fare nemmeno il portiere di un condominio!”; “Senza Ospina iniziamo il campionato senza un portiere affidabile!”; “Dobbiamo prendere Kepa!“
Erano questi i commenti più gettonati nel corso dell’estate riguardo al numero 1 azzurro. La magra prestazione con l’Empoli della passata stagione aveva convinto i più che il tempo del portiere friulano a Napoli fosse scaduto. Per tutta l’estate si è parlato di una sua sostituzione, e tanti sono stati gli estremi difensori accostati al Napoli, tra Gollini, Kepa Arrizabalaga fino al top player Keylor Navas dal PSG.
Ed invece Meret è rimasto, ha trovato finalmente quella continuità che gli mancava ormai dai tempi di Ancelotti e sta fornendo prestazioni da grande portiere. Oggi Meret è un portiere ritrovato, e in più occasioni si è reso protagonista di grandi interventi: è stato spesso decisivo a salvare il risultato, come con il Milan. Ieri, contro l’Ajax, al momento della sostituzione, complice anche l’assenza dal campo di Zielinski e Mario Rui, Di Lorenzo non ha avuto alcun dubbio: Il capitano del Napoli ha consegnato la fascia proprio a Meret. Il gesto simbolico premia il portiere che sta vivendo un grande stato di forma e di fiducia. Per anni si è detto che Meret fosse bravo tra i pali, ma che peccasse nel gioco con i piedi. Ebbene, ad oggi è l’estremo difensore con la più alta percentuale di passaggi riusciti della Serie A. Forse siamo stati troppo frettolosi nel giudicarlo.
Rinnovo di Meret con il Napoli ad un passo
Secondo Il Mattino l’accordo per il rinnovo fino al 2024 sarebbe molto vicino. Il portiere andrebbe a percepire una cifra vicina ai 2 milioni. “Posso dire che l’accordo c’è, manca la formalizzazione” ha detto Alex nella conferenza alla vigilia dell’incontro con l’Ajax. “Sto vivendo uno dei miei migliori periodi a Napoli, insieme all’esperienza con Ancelotti. Fondamentale per un portiere è la continuità. Devo pensare solo a continuare quello che sto facendo.” Si toglie anche un sassolino dalla scarpa “Ho sempre lavorato nel gioco con i piedi, per quanto ci sono tanti aspetti da limare, conta anche il movimento della linea difensiva. Comunque dire che un portiere non è forte con i piedi anche dopo un grande errore: bisogna vedere tante altre cose.“