Non accenna a terminare la faida tra Roberto Saviano e Matteo Salvini. Lo scrittore si oppone fortemente all’ipotesi di una reintegrazione del leader leghista come Ministro dell’Interno nel nuovo governo firmato Meloni, e pubblica sui social un post in cui non le manda a dire:
“Matteo Salvini è già stato al Viminale ed è stato un disastro epocale. Matteo Salvini ha compiuto atti folli per avere consenso: ha sequestrato esseri umani per ragioni di propaganda politica, pensando di poterlo fare impunemente.“
L’ovvio riferimento è alla nave di soccorso Aquarius trasportante 632 migranti salvati in mare che l’allora Ministro degli Interni abbandonò alla deriva. Il fatto scatenò reazioni contrastanti da tutta Europa. Molti arrivarono a definire l’accaduto un crimine contro l’umanità. Il presidente francese Macron etichettò il governo italiano come “irresponsabile“.
Si legge ancora: “Salvini ha minacciato utilizzando la struttura stessa del Ministero degli Interni, gettando enorme discredito sulle istituzioni repubblicane.” Poi Saviano torna su questioni che l’hanno visto coinvolto in prima persona: “Io stesso sono stato querelato da lui, su carta intestata al Viminale, nel silenzio indegno del governo di cui era parte.“
Oltre ad alcuni riferimenti circa la vicinanza di Salvini a Putin, Saviano sgancia la bomba con cui chiude il post: “Salvini è talmente debole che farebbe di tutto per riacquisire consensi, e sarebbe un pericolo per tutti, perché agirebbe a scapito delle nostre libertà. Salvini è fuori controllo e bisogna essere consapevoli che un politico fuori controllo deve essere tenuto a distanza di sicurezza dalle istituzioni.“
La risposta di Salvini a Saviano: “Si chiama democrazia”
Salvini risponde prontamente all’attacco dello scrittore, anch’egli attraverso il proprio profilo Instagram: “Che dire, Saviano ha preso molto bene il voto degli italiani di domenica. Si chiama DEMOCRAZIA e bisognerebbe averne rispetto: gli italiani hanno scelto, e io non vedo l’ora che il nuovo Governo cominci a lavorare“.
Il ruolo di Salvini è una grossa gatta da pelare per il nascituro governo Meloni
Il nuovo governo Meloni nascerà dunque non senza contestazioni. L’episodio dell’occupazione studentesca del Liceo Classico Manzoni di Milano rischia di essere solo un primo di una lunga serie di episodi di protesta. Nel gioco del potere ci saranno sempre gli scontenti, ma la grana legata al coinvolgimento o meno del leader della Lega sarà la prima gatta da pelare per la vincitrice delle elezioni 2022. Intanto Salvini parla chiaro: “Ci vuole qualcuno che torni a difendere e proteggere i confini, leggi, forze dell’ordine e sicurezza in Italia. Qualche idea ce l’abbiamo.“
Chissà se l’esclusione dell’effervescente segretario del Carroccio dalla squadra di Palazzo Chigi minerebbe alla fiducia da parte della Lega nel nuovo governo. Stando alle dichiarazioni di Fratelli d’Italia, la Meloni vorrebbe un governo “Serio ed inattaccabile sotto ogni profilo“. Si respira tensione, nell’aria.