Che da quando Kvicha Kvaratskhelia veste la maglia del partenopea i tifosi georgiani abbiano iniziato a supportare il Napoli era cosa nota. Il filo rosso (o meglio azzurro) che lega Napoli e Tiblisi si intensifica grazie a questa nuova iniziativa: nasce in Georgia la pizza Kvaratskhelia 77. La pizza è piuttosto semplice, bianca con formaggio e prosciutto, ma sono i jalapeños a dare quel forte tocco quasi inaspettatamente piccante. In effetti l’alimento rispecchia appieno le caratteristiche di Kvara, l’attaccante che festeggia i goal mimando con le mani ნ, una N in caratteri georgiani: mite e introverso fuori dal campo, inarrestabile ed esplosivo quando indossa gli scarpini.
Questa è la magia del calcio, per dirla alla Lele Adani, “Con la F“. Il calcio che unisce, che fa sentire tutti fratelli anche se lontani e separati da muri linguistici e culturali. Oggi anche i georgiani si sentono un po’ napoletani e l’unione passa per i piedi di Kvaratskhelia. Anche il cibo unisce, e quale cibo migliore di una buona pizza, che notoriamente va tagliata e condivisa con tutti i presenti al tavolo. In una realtà in cui troppo spesso regnano la contestazione, la discriminazione e la violenza, ove un Liverpool si permette di sconsigliare ai propri tifosi di visitare il centro di Napoli, iniziative del genere non possono che far sorridere. Non ci soffermiamo su confronti tra la pizza di casa e quella georgiana. Per eventuali recensioni possiamo chiedere a Kvara.