A seguito della vittoria nelle elezioni di Meloni, sull’account Instagram del noto scrittore e giornalista investigativo Roberto Saviano spunta un post eloquente. “Leggo il mio nome in tendenza su Twitter perché gli elettori di Meloni mi ‘invitano’ a lasciare il Paese. Questi sono avvertimenti e questa è l’Italia che ci aspetta. Stanno già stilando una prima lista nera di nemici della patria, alla faccia di chi diceva che il fascismo è un’altra cosa.” Nel post il messaggio è chiaro, scritto in bianco a caratteri cubitali su sfondo nero: RESISTERE.
Lo scrittore partenopeo, politicamente schierato a sinistra è noto per i suoi scontri ripetuti con i leader di centrodestra. Famose sono le polemiche con Salvini su “I soldi che lo Stato paga per mantenergli la scorta.” Nel corso della campagna elettorale più volte Saviano aveva criticato le parole di Giorgia Meloni, come sulla questione sulle devianze: “Definire obesità e anoressia devianze è un atto di ignoranza criminale. La sintesi perfetta del populismo fratellista.” Pochi giorni prima delle elezioni aveva pubblicato su The Guardian un articolo in inglese in cui affermava che la leader di Fratelli d’Italia “è un pericolo per l’Italia ed il resto d’Europa.” Nello stesso articolo il giornalista denuncia il fatto che ella tragga ispirazione da Orbàn che “in pochi anni ha azzerato il dissenso e distrutto l’economia reale.“
In un mondo in cui i social la fanno da padrone ed i politici traggono consensi perfino da TikTok, i leoni da tastiera, in fermento dopo la vittoria di Fratelli d’Italia, non attendono un secondo per attaccare e minacciare chi la pensa diversamente da loro. Forse parlare di “fascismo” a cento anni dalla marcia su Roma è forse inappropriato, ma di fascisti in Italia ce ne sono.
Alan Friedman paragona Meloni a Donald Trump
Ospite a Metropolis, il giornalista statunitense Friedman, in qualche modo sposando la tesi di Saviano, ha commentato: “Posso dire che adesso voi italiani capite com’era per noi americani nel novembre 2016 quando ci siamo resi conti che quell’imbecille di Donald Trump fu eletto Presidente degli Stati Uniti? Non dico che Meloni sia imbecille. Anzi, non lo è: è furba, intelligente e scaltra. Ma tutto cambia, l’aria è già da tempo cambiata. La vera preoccupazione di noi americani, che si è verificata, è che sull’aborto, sui diritti civili in America, in Trump ha sguinzagliato i razzisti, i misogini, e gli omofobi. Ha permesso ai più cattivi istinti dell’America di venire fuori. Spero che non accadrà questo in Italia, ma temo di sì.”
Intanto “Vesuvio Erutta” è una hit in tutti gli stadi e le discoteche italiane, ed in generale si registrano incrementi esponenziali di episodi razzisti e discriminatori in tutta la penisola. Sarà solo una coincidenza?