Foto di Stefano Colasurdo

Bagno di folla per il candidato premier Giuseppe Conte in via Vergini a Napoli. L’ex presidente, accompagnato da Roberto Fico, ha cercato e ottenuto il consenso dei napoletani che lo hanno eletto come “Presidente del popolo”.

L’intervento, durato circa mezz’ora, è stato ben accolto dai partenopei che lo hanno acclamato a gran voce e lo hanno ritenuto l’unica faccia pulita di queste elezioni. Dopo aver parlato alla platea, Giuseppe Conte si è dilettato in una passeggiata lungo tutto il mercato dei Vergini, fermandosi a conversare con passanti e commercianti.

Giuseppe Conte ai Vergini: “Tetto massimo sulle bollette del gas”

Uno dei punti forti del programma di Giuseppe Conte è senza dubbio quello di voler garantire ai propri concittadini un tetto massimo sulle bollette del gas che negli ultimi mesi sono aumentati a dismisura. Conte ha pianificato quindi un programma per rendere l’Italia autonoma per quanto riguarda l’energia.

Queste le sue parole: “Un sostegno immediato a famiglie e imprese, appunto per il caro energia. Contrastare le pratiche speculative, e imporre un tetto, anche europeo, al prezzo del gas“.

Conte ai Vergini

Convincere gli astensionisti

Un altro grande problema dell’Italia è quello dell’astensionismo. Molti, troppi, cittadini, delusi dagli ultimi operati dei vari governi nazionali che si sono susseguiti nel tempo, hanno pero la fiducia nei loro rappresentanti. Giuseppe Conte ha oggi chiesto, ai propri elettori, di convincere almeno 3 persone della propria cerchia. “Ognuno di voi deve convincere tre persone a votare. Solo in questo modo possiamo combattere l’astensionismo e contrastare i partiti di destra. Ognuno di voi deve essere parte attiva di queste elezioni. Non basta mettere una crocetta alle urne durante la giornata di domenica, ci vuole qualcosa di più.”.

Infine, alcune dichiarazioni sulla guerra: “Tutti sanno come siamo entrati in guerra ma nessuno sa come uscirne. Bisogna tirare fuori l’Italia da questo disastro perchè le ripercussioni sono troppo alte. Prima di tutto bisogna bloccare l’invio delle armi”.

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