Lo scorso agosto agli Scavi Archeologici di Pompei si è verificati un duro episodio di omofobia ai danni di una giovane coppia. In un primo momento si era ipotizzato che l’attacco verbale fosse avvenuto da un dipendente del Parco ma dopo ulteriori accertamenti è stato verificato il coinvolgimento di una guida turistica, accreditata addirittura dalla Regione Campania.
Il fatto quindi coinvolge direttamente l’ente regionale che sicuramente prenderà seri provvedimenti ai danni della guida. A denunciare il fatto fu l’associazione Antinoo Arcigay di Napoli. L’uomo intanto è stato denunciato e sanzionato.
Omofobia a Pompei: le parole del fondatore di Pride Vesuvio Rainbow
Oggi i provvedimenti come spiegato in un comunicato diffuso da Antonello Sannino, fondatore Pride Vesuvio Rainbow: “Il Direttore del Parco archeologico, il dr. Gabriel Zuchtriegel, ha da subito precisato che è inaccettabile e ingiustificabile quanto accaduto e che, a seguito di verifiche congiunte con i Carabinieri, è stato appurato che la persona protagonista delle volgari espressioni omofobe e discriminatorie non era un dipendete del Parco, ma una visita guidata autorizzata dalla Regione Campania. A carico della guida, prontamente individuata dopo la nostra segnalazione, saranno avviate pertanto tutti possibili percorsi sanzionatori previsti dalla legge e dai regolamenti.
Siamo felici e soddisfatti dal lungo e costruttivo confronto con il Direttore. Felici e soddisfatti della pronta reazione della Direzione. Delle Istituzioni. Ma anche delle Forze dell’Ordine. Ci auguriamo che la Regione Campania possa far proprio un Codice Etico per le Guide turistiche, così come già presente per i lavoratori e le lavoratrici del Parco, contro ogni forma di odio, di pregiudizio e di discriminazione“.