Con un comunicato attraverso la sua pagina Instagram, Roger Federer da il suo addio al tennis. È una giornata triste per gli amanti di questo sport. Il Re ha annunciato che la sua ultima partecipazione sarà la Laver Cup, evento previsto per la prossima settimana nella O2 arena di Londra.
Il torneo rappresenta l’ultima occasione per ammirare ancora una volta le gesta di un campione che ha segnato un’epoca. Le sue imprese, le magie, l’eleganza in campo tutto questo rimarrà incancellabile nella memoria dei fans e non solo. Chiude con 20 vittorie Slam e 103 titoli conquistati: numerosi match disputati tra cui ricorderemo per sempre le rivalità sportive con Rafael Nadal prima e Novak Djokovic dopo.
Il discorso di Federer: “Arrivato il momento di terminare la carriera”
Nel suo discorso di addio afferma: “Di tutti i regali che ho ricevuto, il più grande è l’amore della gente e le persone che ho avuto modo di conoscere lungo tutta la strada. Il tennis mi ha trattato in modo più generoso di quanto avrei mai immaginato ed ora devo riconoscere quando è il momento di terminare la mia carriera agonistica”.
A 41 anni quindi si conclude la carriera di una leggenda del tennis che lascia un vuoto incolmabile: tutto ebbe inizio in un memorabile quarto di finale a Wimbledon contro un altro campione mai dimenticato Pete Sampras, sconfitto in cinque set con il punteggio di 7-6 (9-7), 5-7, 6-4, 6-7 (2-7),7-5. Da molti esperti, questa partita rappresentò la vera svolta per il tennista elvetico che interruppe la striscia positiva di risultati dell’americano di 31 vittorie consecutive sull’erba londinese. Il confronto fu l’unica occasione di disputa tra i due.
Il ricordo della prima vittoria in uno Slam
Nel 2003 arrivò la sua prima vittoria in uno Slam, ancora una volta nel suo destino c’è Wimbledon, sulla superficie a lui tanto cara che lo vedrà protagonista negl’anni a venire, sconfisse l’australiano Mark Philippoussis. Il resto è storia e sono pagine di sport fatte di emozioni vissute, trionfi difficilmente ripetibili.
Ci mancherai caro Roger, da oggi questo sport non è più lo stesso.