L’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris e la sua Unione Popolare rappresentano la vera novità di queste elezioni. Il partito nato dalla fusione tra Rifondazione e Potere al Popolo ha pianificato un programma volto alla tutela del cittadino con proposte molto interessanti sul piano del welfare, del lavoro e dell’economia.
L’obiettivo del predecessore di Gaetano Manfredi è quello di accaparrarsi più poltrone possibili in parlamento superando ovviamente la soglia di sbarramento del 3%, in modo tale da poter presentare alcune proposte diametralmente differenti al resto dei partiti.
Elezioni: il programma di de Magistris
Ecco dunque il programma dell’ex primo cittadino partenopeo, a partire dal Welfare.
Welfare:
- Portare il Reddito di cittadinanza da 780 a 1000 euro al mese; innalzare la soglia di accesso ISEE da 9360 a 12.000 euro e renderlo una misura individuale e non esclusivamente legata al nucleo familiare. Introdurre il reddito domestico per garantire dignità a ogni persona.
- Programma di costruzione di 500.000 nuovi alloggi pubblici per affrontare la grave carenza di case a canone sociale e garantire una dimora a chi non riesce ad averla a prezzi di mercato.
Salute:
- Ricostruzione del Servizio Sanitario Nazionale unico per tutte le regioni, superando la controriforma del 2001, eliminando l’aziendalizzazione e tornando alle USL con controllo democratico del territorio. Ripristinare l’intera filiera della medicina territoriale.
- Aumentare i posti letto per 1000 abitanti (in Italia 3,2 nel 2017, a fronte di una media europea che supera i 5) e il personale medico e sanitario, anche per eliminare le prestazioni intra moenia e ricostruire la rete dei medici di base, raddoppiando subito il numero delle formazioni annue.
Economia e lavoro
Per quanto riguarda gli aspetti dell’economia e del lavoro, queste sono le novità proposte da Luigi de Magistris per le prossime elezioni.
Economia:
- Lotta all’inflazione con eliminazione dell’IVA su prodotti di prima necessità alimentari (es. pane, pasta, latte).
- Reintrodurre un meccanismo automatico di adeguamento dei salari all’aumento del costo della vita (scala mobile).
- Tassazione degli extra profitti delle aziende energetiche (passando dal 10% del governo Draghi al 90%) per aiutare famiglie e imprese.
Lavoro:
- Introduzione di un salario minimo legale di almeno 10 euro lordi l’ora (1600 euro al mese) rivalutato annualmente, per mettere fine al lavoro povero e utilizzare il rialzo di tutti i salari anche come mezzo di politica industriale, per spingere le imprese verso produzioni a più alto valore aggiunto.
- Rendere nuovamente il contratto a tempo indeterminato la forma contrattuale standard, in primo luogo abolendo il Jobs Act e tutte le leggi che hanno incentivato la precarietà.
- Piano di assunzioni da 1 milione di persone nel pubblico impiego per avvicinarsi alla media europea di impiegati pubblici per abitante.
- Restituzione del collocamento al lavoro al settore pubblico e riduzione del ruolo delle agenzie private.
Elezioni 25 settembre: proposte de Magistris su scuola, ambiente ed energia
Scuola:
- Scuola dell’infanzia comunale o statale garantita a tutti a partire da 3 anni, e costruzione di asili nido pubblici in tutto il paese.
- Fine dell’alternanza scuola-lavoro.
- Stabilizzazione del personale precario della scuola con almeno 36 mesi di servizio con procedura speciale; cancellazione della riforma Bianchi del reclutamento del personale docente.
- Libri gratis fino al termine delle scuole superiori. Mezzi pubblici gratis fino a 18 anni. Cinema e teatro gratis fino a 18 anni.
- 40.000 posti per docenti e ricercatori per avvicinarsi alla media europea nel rapporto docenti/studenti. Programma di assunzioni e stabilizzazioni di personale amministrativo, indispensabili per garantire il buon funzionamento degli atenei italiani.
Ambiente:
- Legge nazionale per portare a zero il consumo di suolo, che blocchi entro il 2025 le espansioni in zone naturali e agricole e attivi un programma per il recupero, il riuso e la manutenzione del patrimonio esistente.
- Abolizione dei SAD, i sussidi ambientalmente dannosi elargiti alle fonti fossili.
- Forti investimenti nel trasporto urbano e interurbano ed elettrificazione di tutto il trasporto pubblico.
- Stop a ogni progetto di estrazione petrolifera in Italia, nessun sostegno pubblico ai combustibili fossili e blocco dei finanziamenti a progetti fossili entro il 2024.
Energia:
- Nazionalizzazione del settore energetico a partire da Enel Green Power (al momento controllata da Enel al 100%), per creare un’azienda pubblica che investa su energie rinnovabili e quindi garantire autonomia energetica al paese e un progressivo controllo pubblico su tutto il settore energetico.
- Per un’economia circolare, equa e solidale, stop inceneritori, fossile e nucleare.
- Piano di investimenti straordinario nelle energie rinnovabili (almeno 10 GW di nuove installazioni l’anno), distribuite sull’intero territorio nazionale, con impianti fotovoltaici preferibilmente in aree già artificializzate ed eolici preferibilmente offshore, non favorendo ulteriore consumo di suolo.
Politica estera e sistema pensionistico
Politica estera:
- Stop immediato dell’invio di armi a tutti paesi in guerra e ritiro dei soldati all’estero se non autorizzati dall’ONU che va rafforzata e sottratta ai veti incrociati delle superpotenze.
- Operare per il superamento della NATO, per la sovranità nazionale con lo stop ad armi nucleari nel nostro Paese e per sostenere politiche di disarmo a livello globale, opponendosi all’aumento delle spese militari al 2% del PIL e impegnandosi alla progressiva riduzione delle stesse.
- Abolizione del MES (Meccanismo europeo di stabilità) ed esclusione di ogni ricorso a esso.
- Riconoscimento dello Stato di Palestina.
Pensioni:
- Abolizione della legge Fornero per giungere all’età pensionabile di 60 anni o 35 anni di contributi. Con tetto massimo alle pensioni alte che pesano molto sulla spesa pensionistica.
- Aumento delle pensioni minime a 1000 euro al mese e introduzione per le pensioni future di un massimo di pensione e di cumulo di trattamenti pensionistici a 5000 euro mensili.
- Uniformare il trattamento previdenziale dei lavoratori autonomi a quello dei lavoratori dipendenti. Con estensione dell’indennità di maternità e malattia.