Lo scorso 31 luglio, Davide Floger, clochard di 56 anni che viveva tra le strade di Bagnoli, è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa. Gli inquirenti hanno verificato la dinamica e dall’autopsia è emerso che la pallottola è stata sparata da distanza ravvicinata. Per questo motivo si teme l’ipotesi di un rito di iniziazione per qualche giovane killer.
Clochard Bagnoli: le ipotesi
Al principio si pensava che il clochard di Bagnoli fosse stato assassinato da una pallottola vagante, magari di una stesa. A 5 giorni di distanza però le carte in tavola sono cambiate e la situazione sembra essere ancor più grave di quanto si pensasse nelle prime battute delle indagini.
L’inchiesta è condotta dai pm Valentino Battiloro e Cristina Curatoli con il procuratore aggiunto Sergio Amato, con indagini affidate alla Squadra mobile diretta da Alfredo Fabbrocini. Sono loro ad aver avanzato quindi l’ipotesi del rito di iniziazione o addirittura di un gioco di qualche scellerato.
Napoli come Gomorra
Non sarebbe di certo una novità l’ipotesi di rito di iniziazione da parte di un giovane killer. La stessa famosa serie tv targata Roberto Saviano, Gomorra, ha ben raccontato un episodio del genere durante la prima stagione. In quel caso Gennaro Savastano avrebbe infatti dovuto assassinare un tossicodipendente di Scampia. Quello sarebbe dovuto essere il suo battesimo da killer e per entrare in pianta stabile nella malavita organizzata. Alla fine però fu Ciro Di Marzio ha impugnare “o fierr” e far fuori la vittima innocente.