Sono servite poche battute a Khvicha Kvaratskhelia per diventare il nuovo eroe di Napoli. Siamo solo all’alba di un nuovo campionato, ed è forse sbagliato sbilanciarsi sulle effettive doti del giocatore georgiano. Nel corso del ritiro tutti lo osservavano con attenzione, ma si diceva “viene da un campionato che equivale ad una Serie C“. Eppure, dopo il sonoro 4-0 ai neopromossi del Monza, la città si risveglia nella consapevolezza che quell’attaccante dal nome difficile da pronunciare sia un talento puro. In un Maradona gremito come sembrava impossibile, stando alle dicerie e alla contestazione di quest’estate, Kvara incanta con le sue giocate e con i suoi goal, dimostrando tutte le sue qualità e rubando applausi. Assistiamo ad uno dei migliori esordi mai visti in Serie A: in sole due partite ufficiali giocate già 3 goal e 1 assist per l’ex Dinamo Batumi e Rubin Kazan. E che goal! Che Giuntoli abbia trovato il degno sostituto dell’ex capitano Lorenzo Insigne?
Il momento in cui Kvara ha rubato i cuori dei napoletani
Siamo al minuto 34 di Napoli-Monza. Lozano largo a destra è chiuso da D’Alessandro e si appoggia indietro sul capitano Di Lorenzo; questi previene l’attacco di Sensi e sventaglia a limite dell’area nella zona di Zielinski, che sfiora appena il pallone di tacco. La sfera supera Filippo Ranocchia e alle sue spalle sbuca proprio Kvara che si allarga, mettendo fuori gioco l’avversario. Gli si fanno dunque incontro i brianzoli Marlon e Barberis. Bazzecole per Kvara, che esplode il destro senza farsi pregare. Il pallone prende una traiettoria a giro e come una meteora sbatte sul palo interno alto e si insacca alle spalle di un incolpevole Di Gregorio. Il Maradona trattiene il fiato nell’incredulità generale “L’ha fatto davvero?“. Poi esplode di felicità, e hanno tutti le mani nei capelli e gli occhi fuori dalle orbite. “Ma che goal ha fatto?! Alla prima in casa fa goal così?” Un tiro a giro che chiarisce anche agli scettici che Kvaratskhelia è il nuovo Insigne. E forse ha pure poco da invidiargli.
Nel secondo tempo Kvara si toglie anche lo sfizio della doppietta, quando imbeccato dal solito straripante Lobotka supera ancora Marlon e Antov e insacca di sinistro a incrociare. La sua esultanza sotto la Curva A è rabbiosa. Batte forte il pugno sul petto come a dire “Ci penso io“. Più della classe e più dei goal, ciò che lascia davvero stupiti è che il georgiano ha già la personalità di un campione affermato. Non un attimo di esitazione, nessuna paura, solo voglia di dimostrare le proprie doti alla Serie A e all’Europa.
In goal anche Osimhen e Kim: il Napoli segna, diverte e convince
Rispettivamente nei minuti di recupero di primo e secondo tempo c’è anche spazio per la rete del solito Osimhen, a quota due in questo campionato, e per la prima gioia azzurra di Kim Min-Jae. Il risultato dei partenopei è rotondo. Già 9 reti messi a segno in due incontri e primo posto virtuale per differenza goal. Adesso non si scherza più: dopo due partite sulla carta abbordabili come quelle di Verona e col Monza, il Napoli è atteso a Firenze, e sarà interessante vederlo alla prova in una sfida di cartello.
Il Maradona ha avuto anche modo di salutare i nuovi acquisti Simeone, Ndombele e l’acclamatissimo Giacomo Raspadori, tutti presenti in panchina, in attesa dell’esordio. Il grido di capitan Di Lorenzo e compagni è palese: “fidatevi del Napoli!” e il pubblico, ancora una volta, ha risposto presente. Che quella frattura tra tifosi e presidente si sia ricucita grazie sia ai risultati che all’entusiasmo portato dagli acquisti? Solo il tempo ci dirà a cosa questo nuovo Napoli potrà ambire a breve e a lungo termine. Intanto, c’è un Kvaratskhelia in più.