Savatore Sirigu

Dopo una lunga carriera nella quale si è distinto per le sue prodezze tra i pali e per grandi doti da leader, Salvatore Sirigu diviene ufficialmente un nuovo portiere del Napoli. In mattinata c’è infatti stata la fumata bianca, dopo le visite mediche e le foto alla firma: sarà proprio l’estremo difensore di Nuoro svincolato dal Genoa, il successore di David Ospina. Sirigu, prelevato a parametro zero, firma un contratto annuale con i partenopei da 700 mila euro, con opzione per la stagione successiva. A fargli posto è Nikita Contini, che contestualmente si è trasferito in prestito alla Sampdoria.

Sirigu, il profilo che al Napoli mancava

Fin da quando scaldava i guantoni alle giovanili di Venezia e Palermo si sprecavano i paragoni con Walter Zenga per la sua personalità, freddezza e sicurezza tra i pali. Il compianto Emiliano Mondonico, suo allenatore durante il prestito dai siciliani alla Cremonese, arrivò ad accostarlo a Dino Zoff per caratteristiche. Dalla Sardegna a Palermo, passando poi per il Paris Saint-Germain, fino a Torino, fisso in Nazionale Italiana dal 2010. Con gli azzurri è stato un grande leader e uomo spogliatoio, sempre pronto a sostenere il titolare, Buffon o Donnarumma che fosse. Se l’Italia è stata Campione d’Europa, grandi meriti vanno riconosciuti al secondo portiere. Una figura con tali doti di leadership, in effetti, mancava al Napoli dai tempi di Pepe Reina.

Prestiti alla Cremonese e all’Ancona

A Cremona, nel campionato 2007/08 che Sirigu porta a termine la sua prima esperienza importante. Da titolare della formazione lombarda conquista il secondo posto di C1 alle spalle del Sassuolo, vedendo poi sfumare il sogno promozione per la sconfitta con il Cittadella nella finale dei playoff. Nonostante la delusione, mister Mondonico, avendo percepito il carattere da leader del portiere, affermò: “Sirigu sarà IL portiere dei prossimi 15 anni“.

Nella stagione successiva si impone come portiere titolare dell’Ancona in serie B, con cui conquista la salvezza dopo la vittoria con il Rimini ai play-out.

Titolare in Serie A al Palermo

Rientrato alla base palermitana, dopo una prima fase da secondo di Rubinho, Sirigu, allora ventitreenne, si afferma come portiere titolare del Palermo tra le stagioni di Serie A 2009/10 e 2010/11. Con i rosanero, in una squadra deliziosa che poteva vantare di giocatori del calibro di Cavani, Pastore, Kjaer, Simplicio, Balzaretti e Migliaccio, oltre al capitano Miccoli, Sirigu, da leader indiscusso del reparto difensivo, sfiora una qualificazione in Champions League che in Sicilia avrebbe fatto la storia. Il Palermo conclude la stagione 2009/10 al quinto posto, alle spalle della Sampdoria di Cassano, qualificandosi comunque per la Uefa Europa League, e terminando così la miglior stagione di sempre del club trinacrio.

La chiamata del Paris Saint-Germain

Per la stagione 2011/12, Sirigu viene individuato da Leonardo come il portiere ideale del Paris Saint-Germain, che versa 3,9 milioni nelle casse del club siciliano. Il portiere sardo esordisce dunque in Ligue 1 il 6 agosto 2011 contro il Lorient. Anche qui si impone come leader indiscusso della difesa. Nel corso del campionato le sue prestazioni sono di alto livello e chiude il campionato al secondo posto alle spalle del Montpellier, disputando 41 match. Al suo secondo anno in Francia, Sirigu supera il record di imbattibilità per un portiere del PSG appartenuto in precedenza a Lama, lasciando la porta inviolata per più di 697 minuti. Sotto la guida di Carlo Ancelotti vince il Campionato Francese, venendo nominato miglior portiere della Ligue 1.

Sirigu resta il portiere titolare del PSG fino al 2016, quando, a seguito dell’acquisto di Kevin Trapp viene relegato al ruolo di secondo. Si trasferisce dunque in prestito al Sevilla prima e all’Osasuna poi, chiudendo l’esperienza parigina con 190 presenze e 149 goal subiti in tutte le competizioni.

Torino e Genoa

Risolto il contratto col PSG, Sirigu diviene un nuovo giocatore del Torino, dove sostituisce Joe Hart. Con lo stupore di nessuno, diviene immediatamente il leader dei granata ed è protagonista del piazzamento in Uefa Europa League nella stagione 2018/19. Dopo due stagioni esaltanti il Toro inizia ad andare in difficoltà, ma nonostante il sedicesimo posto nella stagione 2019/20 viene eletto come miglior giocatore granata dai tifosi. Dopo essere riuscito ad evitare la retrocessione all’ultima giornata nella disastrosa stagione granata 2020/21 tra le gestioni di Giampaolo e Nicola, non riesce a ripetersi l’anno succesivo al Genoa. I gigliati vanno infatti in grande difficoltà in un’annata nella quale c’è il cambio di proprietà da Preziosi a Zangrillo. Alla penultima giornata, nella gara che segna l’addio di Insigne al Napoli, il Genoa perde 3-0, venendo matematicamente retrocesso in Serie B.

Sirigu, nuovo leader del Napoli

L’esperto estremo difensore sardo è dunque il profilo individuato da Spalletti e Giuntoli per dare lustro al reparto portieri partenopeo. Sirigu, ormai trentacinquenne, a seguito di una carriera esaltante in cui ha battuto record, conquistato trofei e salvezze, ha ben poco da dimostrare. Parliamo di un giocatore pronto e di sicura affidabilità, una riserva di lusso che potrebbe ritagliarsi lo spazio da titolare all’occorrenza. In attesa di scoprire il futuro di Meret, il Napoli si affida ai guantoni del grande leader Salvatore Sirigu, che presumibilmente vestirà la maglia da titolare nell’esordio del Napoli a Verona il 15 Agosto.

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