All’indomani dell’amichevole tra Napoli e Mallorca (1-1), abbiamo avuto il piacere di confrontarci con l’Ing. Guido Boldoni, illustre firma del Corriere dello Sport, nonché responsabile Italia della piattaforma Delphlyx, utile in sede di calciomercato, il quale ha dichiarato in esclusiva hai nostri microfoni che il Napoli può puntare alla Champions.
Ieri l’amichevole tra Napoli e Mallorca si è conclusa con un 1-1. Ti chiedo, quali sono le considerazioni che si possono fare in merito ai giocatori che sono scesi in campo?
Boldoni: “Innanzitutto dico che oggi siamo ancora sul calcio estivo, per cui il risultato finale conta davvero poco. Più importante era rodare i nuovi innesti e provare schemi di gioco. Il mercato ci ha dato la certezza che il Napoli è in fase di ricostruzione, sia dal punto di vista della rosa che degli entusiasmi. Soprattutto, perdendo giocatori importanti come Insigne, Mertens, Koulibaly e Ospina è necessario ricostruire il gioco quasi da zero. Credo si debba avere fiducia nel lavoro fatto sul mercato. Su Koulibaly ritengo fosse arrivato il momento migliore per permettere al senegalese di fare quello step importante nella sua carriera. Credo che Kim, dopo un periodo di rodaggio ne sarà un degno sostituto; nell’amichevole di ieri ha dimostrato di essere un ottimo compagno di reparto per Rrahmani. Allo stesso modo Kvaratskhelia è un giocatore di ampia prospettiva. Si dovrà anche capire quale sarà il giocatore deputato a far rifiatare Osimhen, perché tra i tanti impegni come la Champions League e il Mondiale ce ne sarà bisogno.”
Sostituire Mertens e Petagna con Raspadori e Simeone comporterebbe un miglioramento o un peggioramento nel reparto?
Boldoni: “Il tutto dipenderà dallo schieramento utilizzato da Spalletti a seconda delle partite. Se come ipotizzo si varierà tra 4-3-3 e 4-2-3-1, soprattutto un Simeone al posto di Petagna comporterebbe un significativo step in avanti per l’economia della squadra. Parliamo di una punta letale nei trenta metri, rispetto a Petagna che non ha avuto fiducia e minuti. Ovviamente ha caratteristiche molto diverse da Osimhen, dal momento che il Cholito è più un’attaccante d’area; ritengo che a seconda della partita possano anche giocare insieme, quando hai bisogno di mettere la palla dentro nell’ultima mezz’ora. Non è facile rimpiazzare uno come Mertens, soprattutto nel cuore dei tifosi che l’hanno amato, ma Raspadori è un giocatore che a Sassuolo ha già dimostrato di poter essere determinante nonostante la giovane età; ha già esperienza in Nazionale ed è un jolly, può giocare da falso nueve, trequartista e ala d’attacco. Va ricordato che la differenza, per una squadra che punta ad alti livelli, la fa la panchina.“
“Mi dispiace ovviamente che Mertens abbia salutato, per quello che ha significato per questa piazza, e capisco quindi le lamentele del tifo, ma arriva un momento in cui è meglio guardare ad un giovane con prospettive importanti piuttosto che restare ancorati al passato.“
Capitolo portiere. Meret è stato nuovamente responsabile del goal subito dal Mallorca ed è al centro di numerose critiche. Come vedresti una sostituzione con Kepa, di cui si sta parlando insistentemente?
Boldoni: “Nel calcio moderno il ruolo del portiere è un ruolo strettamente legato al fattore mentale e a varie vicissitudini che possono presentarsi nel corso di una stagione. Onestamente ritengo che Meret non sia un fenomeno, ma nemmeno il giocatore che sta venendo descritto in queste settimane. Credo che incida molto sul suo rendimento negativo la poca fiducia dell’ambiente e della stampa e anche i casi negativi avvenuti nella passata stagione. Ritengo che sia meglio per la sua carriera e per il Napoli che parta, o almeno per ora. Dal momento che Kepa arriverebbe in prestito secco, occorrerebbe che si rinnovi il contratto a Meret e che lo si mandi in prestito, magari in una squadra con basse ambizioni, in modo da fargli guadagnare minuti e farlo tornare sereno. Su Kepa ho seri dubbi che possa rivelarsi un portiere determinante. Parliamo di uno su cui c’erano altissime aspettative da parte del Chelsea, dato l’esborso di 80 milioni, che nelle ultime due stagioni di Premier League ha raccolto solo 7 presenze, chiuso da Mendy. Anche Kepa ha bisogno di rilanciarsi, e per lui il Napoli sarebbe niente più che un banco di prova. In generale farei scelte diverse, come prendere un Carnesecchi e Sirigu a fargli da chioccia.“
I tifosi del Napoli, sia al ritiro di Dimaro che a quello di Castel di Sangro, hanno dimostrato grande affetto nei confronti dei giocatori, ma allo stesso tempo amarezza nei confronti della società. Come si spiega?
Boldoni: “Ci troviamo in un momento storico in cui è difficile, se non impossibile trovare unità di pensiero. Posso fare due ragionamenti paralleli: dal punto di vista della gestione societaria e del mercato il Napoli è da sempre su altissimi livelli; il vero problema è quello comunicativo, e ciò può risultare frustrante per la tifoseria che, per antonomasia, è sognatrice. La classica reazione del tifoso alle notizie di mercato è quella istintiva e, di pancia, che non dà spazio a ragionamenti di bilancio e finanziari ma vuole, altresì, la concretizzazione dei sogni. In un momento di ricostruzione, come quello attuale, da un lato è giusto aspettarsi importanti colpi dal mercato, magari attraverso un nome altisonante che potesse riaccendere la magia nell’estate partenopea, ma non necessariamente un giocatore come Dybala. L’argentino è, infatti, il classico fantasista anarchico che mal si sarebbe sposato col calcio tattico e sempre organizzato di Spalletti. Al contrario, ritengo che un giocatore funzionale e flessibile come Raspadori, ancorché non famoso alla stregua di Dybala, potrebbe essere il pezzo forte del nuovo Napoli.“
Non pensi che sia un rischio essersi ridotti a ridosso dell’inizio del campionato per completare la rosa?
Boldoni: “Certamente è complicato lavorare negli ultimi giorni di mercato, ma ci sono giocatori pronti che non hanno bisogno di un lungo periodo di adattamento. Ricordo che Anguissa arrivò tardi e, schierato immediatamente titolare contro la Juventus, fu tra i migliori in campo. Lo stesso Ospina arrivò a campionato iniziato. Dunque sarebbe sbagliato giudicare la riuscita o meno di una sessione di mercato solo dal momento preciso degli acquisti.“
Dove pensi che il Napoli possa concretamente arrivare quest’anno?
Boldoni: “Premesso che quello di quest’anno sarà un campionato anomalo, dal momento che i Mondiali saranno giocati in inverno, ritengo che il Napoli possa concretamente puntare quantomeno ad entrare in Champions League. Infatti, credo che solo Inter e Milan, siano un gradino sopra i partenopei, del resto la Juventus, sebbene abbia ingaggiato giocatori importanti come Pogba (già limitato da infortuni), Bremer e Di Maria, ha anche perso un leader carismatico come Chiellini e non può più fare affidamento su un difensore forte come De Ligt. Dunque, il Napoli se la può giocare. Ovviamente bisognerà anche vedere la Roma di Mourinho che arriva più consapevole di sé, vincitrice della Conference e con un Dybala in più; inoltre per i giocatori della Lazio questo sarà il secondo anno con Sarri. Detto ciò, penso possa essere un campionato molto interessante con colpi di scena inattesi anche grazie a squadre a prima vista non così competitive sulla carta.”