Nella notte tra il 17 e il 18 luglio Paulo Dybala ha detto sì alla Roma, facendo sfumare così il sogno dei tifosi azzurri che lo avrebbero voluto al Napoli. Sembra che il progetto di Mourinho abbia convinto maggiormente la Joya. La prospettiva della Champions League e un ruolo da assoluto protagonista non ha persuaso dunque l’argentino ad accasarsi all’ombra del Vesuvio. I partenopei sono particolarmente scossi in quanto pare che la decisione del talento ex Juve non sia dipesa da fattori economici ma tecnici.
Dybala e Napoli, un matrimonio mai celebrato
Dybala è oggetto dei sogni partenopei fin dai tempi di Palermo. Il compianto Zamparini confermò che all’epoca i partenopei offrirono 20 milioni più il cartellino di Jorginho per il talento argentino; l’offerta fu rifiutata poiché il patron rosanero valutava Paulo i 40 milioni che poi furono versati dalla Juventus. Da svincolato si è presentata ancora una volta, per la Joya, la possibilità di vestire in azzurro, ma dopo un silenzio durato settimane ha optato per il club capitolino.
Napoli non è più la casa degli argentini
Un tempo, per un argentino, una sfida napoletana era vista come entusiasmante, visto il trascorso glorioso del 10 più grande di tutti. Sono stati tanti gli albiceleste susseguitisi nel team di De Laurentiis, da Lavezzi a Denis fino a Higuain, e tutti loro sono stati amati da un pubblico entusiasta e fedele, che vedeva in loro eredi di fatto di quel mito intramontabile. Nelle dinamiche calcistiche dei nostri tempi non c’è più spazio per sentimentalismi legati al folklore. Gonzalo Higuain, trasferendosi alla Juventus ha infranto per primo il brocardo “Un vero argentino non lascia Napoli per andare a Torino“, interrompendo l’incanto; Mauro Icardi, fuori dal progetto di Conte considerava Napoli un ripiego, cosa che spazientì i vertici partenopei; Leo Messi, nonostante il suo legame con Maradona, ha accettato il ricco ingaggio del PSG senza battere ciglio; Tagliafico e Di Maria sono rimasti semplici suggestioni.
Oggi Dybala, messo alla porta dai bianconeri e chiuso dal ritorno di Lukaku di all’Inter, preferisce un club qualificato in Europa League piuttosto che ripercorrere le orme dei citati suoi connazionali. Che Napoli non sia più considerata una piazza appetibile per i “top”?
Il mercato del Napoli fino ad ora più funzionale che pirotecnico
I tifosi accorsi a Dimaro in Val di Sole, vedendo i colpi delle rivali, e soprattutto le dolorose partenze di Insigne, Mertens, Koulibaly e Ospina, sono sempre più amareggiati, e mai come in questa edizione società e allenatore sono stati oggetto di fischi e critiche. In molti infatti credevano fortemente nel sogno Dybala. L’ashtag più gettonato è “A16“, chiaro riferimento alla linea autostradale che collega Napoli a Bari. Intanto, mentre si aspetta l’ufficialità di Deulofeu e Ostigard, il neo acquisto Kvaratskhelia incanta a suon di goal e assist. Sarà il georgiano, il nuovo idolo del Maradona?