Ad oltre 100 giorni di guerra tra Russia ed Ucraina, il Movimento 5 Stelle sembra voler virare verso una nuova soluzione, lo stop alle armi in Ucraina, il Ministro Luigi Di Maio però si schiera fortemente contro il proprio partito, vuole proseguire quanto fatto fino a questo momento per mantenere viva l’alleanza con la Nato.
Queste le parole di Di Maio: “Ho letto che in questo ore c’è una parte del Movimento che ha proposto una bozza di risoluzione che ci disallinea dall’alleanza della Nato e dell’Ue la Nato è un’alleanza difensiva, se ci disallineiamo mettiamo a repentaglio la sicurezza dell’Italia“.
L’intervento di Fico
Il presidente della Camera Roberto Fico ha commentato a Napoli le frizioni all’Interno del M5S. “Non capisco perché nel Movimento ci sono questi attacchi su Ue e Nato in questo momento. Subiamo una cosa che secondo me è mistificatrice, non aderente alla realtà del M5S rimasto sempre legato a Ue e Nato.
Non c’è nessun Conte-Di Maio, state sbagliando prospettiva. L’unica cosa che c’è è, al massimo, Movimento-Di Maio perché attaccare il M5s su posizioni che non sono in discussione dispiace a tutta la comunità del Movimento. È questo il punto. Di Maio sarà espulso? Di questo non voglio parlare. Il mio punto di vista è solo chiedermi perché si deve attaccare il Movimento e metterlo in fibrillazione in un momento in cui queste cose nel M5S non sono in discussione”.
Riunione pentastellata
E’ durata oltre quattro ore la riunione notturna del consiglio nazionale del Movimento 5 Stelle per discutere delle critiche di Luigi Di Maio al no all’invio delle armi in Ucraina. Il leader, Giuseppe Conte, si è detto molto rammaricato ma per momento resta congelata un’eventuale espulsione del ministro degli Esteri.
Nel vertice viene ribadita la linea sulla risoluzione che dovrà essere votata al Senato domani, in concomitanza con le comunicazioni del premier Mario Draghi prima di partire per Bruxelles. Attesa per questa mattina una nota ufficiale sull’incontro.