A 36 anni Rafa Nadal vince il suo ennesimo Roland Garros. 14esimo titolo sul campo di Parigi dove ormai è di casa. “Il Re della terra rossa” sembra non stupire più per le numerose vittorie. 22 titoli del Grande Slam portati a casa su 30 finali giocate fanno di lui il tennista più vincente al mondo, nonché uno dei migliori atleti che lo sport abbia mai visto.

E’ stata una partita dominata dallo spagnolo: il tennista norvegese Casper Ruud, alla sua prima finale di uno Slam, perde con il risultato di 6-3, 6-3, 6-0 in 2 ore e 18 minuti. Prova schiacciante del maiorchino che ancora una volta si conferma il più forte in assoluto sulla superficie rossa. Eppure il suo percorso non si è rilevato cosi semplice. Il campione è risultato in affanno per tutto il torneo. Colpa della sindrome di Muller-Weiss, malattia di cui soffre al piede sinistro, che lo costringe a giocare sotto infiltrazioni per addormentare il piede e non sentire dolore. Le sue ultime dichiarazioni sono un pugno nello stomaco per chi ama questo sport: “Se il mio corpo lo permetterà, sarò a Wimbledon”.

Nadal e una carriera sul viale del tramonto?

Alcune fonti parlano di un Nadal sul viale del tramonto, che stia pensando addirittura al ritiro? Certo che bisogna interrogarsi su ciò che rappresenta oggi lo sport. “The show must go on cantavano i leggendari Queen.

Numerose partite giocate a ritmi terrificanti, ore di dirette Tv, un peso inaccettabile. Tutto questo a discapito di un gioco che dovrebbe salvaguardare i suoi migliori interpreti e che invece li spreme come limoni. Noi tutti ci auguriamo che Rafa torni presto in campo, con la forza e la determinazione che l’hanno sempre contraddistinto. Fisico permettendo, i prossimi obiettivi potrebbero consacrarlo il tennista più forte della storia. Vamos campione, regalaci ancora momenti di assoluta magia.

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