Il Reddito di Cittadinanza è una delle questioni politiche più spinose degli ultimi anni. Al principio, proposta dal Movimento 5 Stelle, è stata ben accolta da gran parte degli italiani, ad oggi però ne sono scaturite diverse conseguenze. Da una parte la politica e da una parte la pandemia, hanno cambiato il mondo del lavoro in Italia. Molti cittadini rifiutano i lavori più umili per attingere al Reddito di Cittadinanza, questa l’idea generale della Destra italiana.
Vero è che molti italiani preferiscono adagiarsi sugli allori di una politica aggressiva dei pentastellati ma è pur vero che le condizioni di lavoro di molte aziende, imprese commerciali, ristoranti e quanto altro, sono davvero precarie. In questo modo si è venuta quindi a creare un tira e molle che ha come unico risultato l’aumento della disoccupazione, in particolare quella giovanile.
Reddito di Cittadinanza e la proposta di Italia Viva
A promuovere l’idea è stato l’ex sindaco di Firenze Matteo Renzi che da un anno a questa parte si batte per l’abrogazione del Reddito di Cittadinanza. Renzi ha quindi dichiarato che a partire dal 15 giugno 2022 scatterà la raccolta firme. Non sarà semplice raccogliere mezzo milione di firme da parte degli italiani in soli 3 mesi. Inoltre, a tale difficoltà si aggiungono anche questioni burocratiche complesse.
Tra queste il contenuto nella legge 352 del 25 maggio 1970: “Non può essere depositata richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione di una delle Camere medesime”. Siccome nel marzo del prossimo anno scadrà naturalmente la legislatura, per il 2022 non si possono presentare richieste di referendum.
La risposta del Movimento 5 Stelle
Vito Crimi, capo politico ad interim dei pentastellati è andato controcorrente rispetto ad Italia Viva sul Reddito di Cittadinanza. Il M5S infatti sta portando avanti anche la campagna per il reddito di quarantena, riforma in senso universale e incondizionato RDC.
Il Movimento Cinque Stelle ha aperto a questa opzione sostenuta da migliaia di persone in Italia con petizioni e campagne sui social network. Queste le parole di Crimi: “Questa misura sta salvando milioni di persone in questo momento, se non ci fosse oggi avremmo 3-4 milioni di persone ancora più in difficoltà. Dobbiamo estenderlo a tutte le persone che in questo momento non hanno un reddito perché hanno perso il lavoro o perché non possono lavorare a causa delle restrizioni.”