Negli ultimi anni la tv spazzatura fa da padrona indiscussa negli schermi delle nostre case, ultima trashata, in ordine cronologico, è la rissa che ha visto coinvolti Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini al Maurizio Costanzo Show.

Più momenti trash ci sono e più l’audience sale alle stelle. Il modo di pensare della televisione italiana è cambiato radicalmente e la colpa è solo dei telespettatori. L’offerta risponde alla domanda del mercato, è la legge dell’economia. Se gli italiani vogliono ammirare risse, tradimenti, sconosciuti che dormono o che litigano per futilità allora ecco che gli show televisivi sono pronti ad offrire tutto questo.

Rissa Sgarbi-Mughini: l’Italia della Tv tocca il fondo

Il Maurizio Costanzo Show, condotto dall’omonimo giornalista, è da tantissimi anni un varietà che affronta temi, leggeri e impegnativi, con grande serietà. Non è la prima volta che tra gli ospiti dello show ci sono screzi, sarebbe impossibile che tutti andassero d’accordo ma la prima puntata del ritorno in tv del MCS verteva principalmente sulla guerra tra Russia ed Ucraina. Manco a dirlo nessun telespettatore ha nutrito interesse sul tema che ci affligge da ormai due mesi, tutti impegnati sulla rissa Sgarbi-Mughini.

La cosa più grave è che non è finita lì. La lite tra i due pseudo-intellettuali è stata, ed è ancora, fonte di numerosissime discussioni sui social. Facebook, Instagram e quant’altro, tutti a commentare di quanti l’Italia sia caduta in basso sullo schermo. Tutti a lamentarsi di ciò che è accaduto tra Mughini e Sgarbi. In modo negativo, certo, ma si continua a parlare della rissa. Bisogna evitarlo.

Indifferenza, la vera arma contro il trash

Bisogna evitare di commentare sui post social, di continuare a guardare il video della lite, bisogna relegargli mera indifferenza. Solo in questo modo la trashata avrà meno valore e solo parlandone meno si potrà contribuire ad una sostanziale riduzione di queste scene. Discorso che non vale solo per quest’ultima lite tra i due personaggi in questione ma anche per quei programmi che non fanno altro che minare la cultura e l’intelletto degli italiani.

Ovviamente la televisione non deve essere solo culturale ed impegnativa. Programmi leggeri per distendersi e rilassarsi sono altrettanto importanti, su questo non c’è dubbio. Bisognerebbe però dosare le due cose e trovare un giusto compromesso anziché, come negli ultimi anni sulle principali reti italiane, prendersi gioco dell’intelligenza dei telespettatori.

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