Napoli ha registrato un boom di turisti negli ultimi due week-end, quello di Pasqua e del 1 maggio. Visitatori arrivati da tutta Italia e oltreconfine per ammirare le bellezze artistiche della città però sono rimasti clamorosamente delusi dall’improvvisa chiusura del Maschio Angioino, punto cruciale dell’arte del territorio partenopeo.
In entrambi i fine settimana i turisti non hanno potuto ammirare appieno tutte le potenzialità di Napoli, in particolar modo proprio il Maschio Angioino che costituisce elemento di grande interesse storico culturale. Gli stessi napoletani, per una gita fuori porta, sono rimasti esterrefatti dalla sua chiusura.
Chiusura Maschio Angioino frena l’entusiasmo dei turisti a Napoli
Sono piovute moltissime critiche alla giunta comunale per non essere stata in grado di farsi trovare preparati nel periodo di maggiore flusso turistico. Eppure nei giorni scorsi lo stesso Comune di Napoli aveva pubblicizzato l’istituzione di infopoint per turisti. Una scelta sicuramente lodevole ma che a nulla serve se poi uno dei luoghi più interessanti è rimasto chiuso. Tra le tante critiche pervenute è stata molto forte quella di Alessandra Clemente.
Queste le parole dell’assessora Alessandra Clemente sul proprio profilo facebook: “Possiamo festeggiare i numeri record del turismo a Napoli. Ma se i turisti che il primo maggio arrivano al Maschio Angioino, tra i siti culturali più importanti della città, tornano indietro perché il castello è chiuso al pubblico c’è poco da esultare. A chi ha fatto centinaia di chilometri per visitare le meraviglie di Napoli non resta che mettersi in posa fuori per una foto! Nel secondo week consecutivo end da tutto esaurito per presenze è possibile essere ancora così indietro sulla gestione dei nostri siti di maggiore attrazione? É questa l’offerta che abbiamo immaginato per quella che consideriamo una delle principali risorse per far ripartire la città?“