Il covid in Campania, come in tutto il resto d’Italia, è diventata una costante e continua a farsi largo tra la gente, i casi però sono contenuti e la sintomaticità è più lieve ma a De Luca questo non basta. Il governatore vuole infatti continuare a mantenere certe misure restrittive per non crollare nuovamente fra un paio di mesi, a sua detta.

I napoletani però non ne possono davvero più. La Campania è una delle regioni che ha sofferto di più a livello sociale ed economico in questa pandemia ed è ora di dire basta. In tutta Europa e anche nel resto d’Italia le misure anti covid si stanno allentando. Proseguire con il bastone significherebbe solo continuare a fare del male agli stessi cittadini.

De Luca sul covid: “Chiedo prudenza”

Queste le parole del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca durante un suo intervento all’Ospedale Ascalesi di Napoli: “Linea della prudenza? Continuo a chiederla. Credo che per esempio tutti quelli che lavorano nelle strutture al chiuso, a cominciare dai ristoranti, debbano mantenere la mascherina. Chi serve ai tavoli o lavora in cucina, almeno quelli devono indossare la mascherina. Stiamo verificando se fare qualche ordinanza regionale più restrittiva, ma al di là delle ordinanze la mascherina serve a tutelare la nostra vita e la vita dei nostri familiari”.

Sono ormai oltre 2 anni che De Luca chiede prudenza a tutti i cittadini in tema covid. I napoletani hanno fatto tutto il possibile per rispettare le regole e le ordinanze ma la città ha rischiato il collasso, non solo lavorativo ed economico. Chiedere ancora sforzi è da dittatore.

“La Cina è un esempio”

“Quando passeggiate per una via commerciale è chiaro che l’assembramento c’è mettiamo in conto che d’estate tutti vogliamo respirare un po’ di più. Ci sarà un rimescolamento sociale, c’è una ripresa fortissima del turismo. Abbiamo Procida capitale, è evidente che ci saranno contatti con centinaia di migliaia di persone che arriveranno a Napoli e in Campania. L’uso della mascherina sempre è la cosa più efficace. Un piccolo sacrificio per tutelarci anche rispetto alle varianti. La Cina in genere anticipa di qualche mese quello che succede in Europa. In Cina hanno messo in quarantena 25 milioni di cittadini di Shangai, a Philadelphia hanno ripreso misure restrittive perché hanno registrato una diffusione di varianti estremamente pericolose”.

“Nessuna drammatizzazione ma teniamo i piedi per terra altrimenti ci divertiamo per due mesi e a ottobre dobbiamo richiudere tutto e io vorrei evitare questo andirivieni. Un po’ di prudenza, niente di eccezionale. Ha concluso De Luca.

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