Napoli – Dopo anni di attesa sono finalmente terminati i lavori in piazza Municipio. Il risultato però è parecchio scadente come testimoniano i tantissimi commenti sui social. Le critiche maggiori derivano dall’assenza del verde, nella zona restaurata non c’è neanche un albero o una pianta.

I cittadini possono ritenersi soddisfatti sicuramente della fine dei lavori che da anni incombevano a piazza Municipio. Non possono però dire altrettanto del risultato. La nuova piazza Municipio è completamente anonima ed è diventata una mera strada di passaggio. Dopo le scoperte delle antichità di Napoli che ne hanno bloccato la ristrutturazione e tutti gli anni trascorsi per l’attesa ci si aspettava qualcosa di diverso, qualcosa che regalasse alla città e a chi la vive, uno spazio più allegro e fresco.

Finiti i lavori a piazza Municipio: un’attesa durata 24 anni

Napoli non è una città come le altre. Napoli si ama e si odia allo stesso tempo. Il cuore della città si contrappone alla malavita, le eccellenze cittadine al problema della spazzatura. In questo guazzabuglio fioccano anche la lentezza dei lavori urbani proprio come nel caso di piazza Municipio. Per portare a termine la ristrutturazione sono accorsi ben 24 anni, un quarto di secolo. Chi è nato dal 1998 in poi praticamente non ha mai conosciuto la piazza senza vedere un operaio, una scavatrice.

Sicuramente la causa di questo rallentamento è stata la scoperta di un importante sito archeologico adiacente ma è altrettanto vero che tuto questo è davvero troppo anche per i napoletani ed è altrettanto vero che il lavoro svolto non è stato in grado di soddisfare la città.

“Ci auguriamo diventi luogo di ritrovo”

A ritenersi estremamente soddisfatto è il sindaco di Napoli. Queste le parole del primo cittadino partenopeo Gaetano Manfredi: “Oggi riapriamo un’altra parte di piazza Municipio, dopo oltre vent’anni. Lo spazio centrale è completamente pedonale, ci auguriamo che diventi un luogo di ritrovo per i cittadini, di arte e di cultura. Ai lati della piazza ci sarà anche l’area archeologica, un’attrazione turistica significativa per Napoli. Dal punto di vista del trasporto pubblico, è uno degli snodi più importanti per la città: con l’apertura entro l’anno della linea 6 della metropolitana e con il collegamento pedonale al porto avviciniamo Napoli al mare. Abbiatene cura, noi lo faremo.”

Al suo primo anno da fascia tricolore, Gaetano Manfredi sembra non aver compreso in toto le diffidenze ed i bisogni dei suoi concittadini. Al suo post sono seguiti tantissimi commenti negativi che i napoletani sperano possa far rinsavire lo stesso. Le critiche sono piovute soprattutto per la fresa relativa al luogo di ritrovo. Per molti cittadini è un posto come un altro dove trascorrere del tempo con amici e conoscenti. Nulla di più.

“Colpiti dall’assenza di verde”

Di parere contrario è invece Alessandra Clemente sui lavori finiti a piazza Municipio sul proprio profilo facebook: “La nuova piazza Municipio voluta in questi anni da oggi pomeriggio è completamente aperta ai cittadini. Da Palazzo San Giacomo a Via Acton, l’incredibile passeggiata che conduce verso il mare e attraversa il parco archeologico, ci fa viaggiare nella storia, andando indietro nel tempo di circa diciannove secoli (1800 anni fa), con il ritrovamento del porto antico di Neapolis. Tre navi onerarie rinvenute, due lunghe tra i nove e i tredici metri ed una più piccola risalenti al II secolo d.C.. E’ l’epoca imperiale quando Neapolis, Pompei, l’antica Herculaneum e tutto il golfo di Napoli vivevano il florido periodo della Campania Felix.

Ma la storia di Napoli è molto più antica, ritrovamenti preistorici presso Via Toledo a dimostrazione di presenze fin dal Neolitico per poi ritrovarci nel periodo della colonizzazione greca che fa dell’odierno Castel dell’Ovo il primo nucleo abitato di Napoli, ossia il piccolo isolotto di Megaride, dove Lucullo farà edificare la sua deliziosa dimora (I sec. a.C.).Credo sia la piazza più grande d’Italia. La piazza più suggestiva sul Mediterraneo. L’Agorà della nostra cultura e della nostra identità. Tutti siamo colpiti dall’assenza di verde, necessario rivedere quest’aspetto come renderla viva e riempirla di vita!

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