Il primo ministro russo, Vladimir Putin, ha stilato una lista dei “Paesi ostili” che sono intervenuti in questi giorni con le tante sanzioni per il suo paese, tra questi c’è anche l’Italia. Una decisione che richiama ovviamente le dichiarazioni di ieri del ministro degli esteri Luigi Di Maio che, insieme all’UE, valutava un terzo pacchetto di sanzioni.
Il governo russo ha quindi approvato oggi una lista di “Paesi ostili“, per aver applicato o per essersi uniti a sanzioni contro Mosca nella quale compare anche l’Italia in quanto Paese europeo.
La lista comprende tra gli altri gli Usa, i Paesi Ue, la Gran Bretagna, il Giappone, la Corea del Sud, l’Australia, la Nuova Zelanda, la Svizzera oltre che ovviamente la stessa Ucraina. Secondo il decreto, lo Stato, le imprese e i cittadini russi che abbiano debiti nei confronti di creditori stranieri appartenenti a questa lista potranno pagarli in rubli.
Intanto il primo ministro ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto, contrariamente alle volontà di Putin, un inasprimento delle sanzioni verso la Russia. In particolar modo lo ha chiesto a tutti quei paesi inseriti nella lista dei paesi ostili della Russia, tra cui l’Italia.
Queste le parole di chiusura del discorso odierno di Zelensky rivolto proprio a questi stati ostili: “Quanti morti ancora ci vogliono per chiudere il cielo? Quale è la differenza tra i civili di Kharkiv o di Amburgo? Dateci gli aerei per difenderci”.